Roma, Enrico Stefano (M5s) non è più vicepresidente (vicario) dell’Assemblea Capitolina: perché si è dimesso

Stefano non ha ancora spiegato le motivazioni, ma da quanto si apprende c’entrerebbero le mancate dimissioni dell’ex presidente dell’assemblea capitolina De Vito, arrestato a marzo per corruzione

Ancora problemi per la giunta di Virginia Raggi. Nella mattina del 4 luglio, il vice presidente vicario dell’Assemblea Capitolina, Enrico Stefano, ha inviato una lettera alla sindaca di Roma e ai capigruppo in Aula Giulio Cesare per comunicare le sue dimissioni «immediate ed irrevocabili dalla carica». Stefano era stato scelto a marzo scorso dal M5s per ricoprire il ruolo rimasto vacante dopo l’arresto dell’ex presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, accusato di corruzione nell’ambito delle indagini sullo stadio dell’As Roma. Alla alla base della scelta di Stefano ci sarebbe, a quanto si apprende, la constatazione della difficoltà di svolgere il ruolo di presidente di fatto dell’Aula Giulio Cesare senza averne però pieno titolo e la possibilità di costituire un ufficio di presidenza.


De Vito, infatti, non si è dimesso da consigliere dopo il suo arresto e l’aula non ha votato la sostituzione. Al momento De Vito è solamente sospeso dal suo incarico, e, qualora venissero meno le misure cautelari nei suoi confronti, potrebbe riprendere il suo incarico. «A mente fredda vi spiegherò i motivi», ha scritto Stefano su Facebook. «Ovviamente resta il mio pieno e incondizionato appoggio alla maggioranza e a Virginia, che in questi tre anni sta facendo un lavoro straordinario e merita il supporto di tutti, amministratori e soprattutto cittadini». Nella prossima seduta di aula, la maggioranza M5S dovrà trovare un nuovo vice presidente vicario a cui affidare l’incarico.


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