Il Senato approva il taglio dei parlamentari. I 5 Stelle: «Così inizierà la Quarta Repubblica»

La votazione si è conclusa con 180 voti favorevoli, 50 contrari e nessuna astensione. Ora manca però l’approvazione definitiva a Montecitorio

I parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno festeggiato davanti a Palazzo Madama dopo il voto finale sulla riforma costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari, passata con 80 voti favorevoli, 50 contrari e nessuna astensione. Si tratta di una misura ‘simbolo’ per il partito di Luigi Di Maio, secondo cui «ora la strada è in discesa».


Presenti in aula al Senato numerosi ministri pentastellati: quello per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, il Guardasigilli Alfonso Bonafede, il ministro ai Trasporti Danilo Toninelli e il ministro per il Sud Barbara Lezzi.


Tra i banchi dei senatori presente anche Matteo Salvini, che ha poi commentato con un post su Facebook.

Ora il provvedimento passa alla Camera (dove era stato approvato in prima lettura il 10 maggio) per la votazione definitiva: serve infatti un doppio passaggio trattandosi di una riforma costituzionale. «Quel giorno inizierà davvero la quarta Repubblica» ha detto il ministro Fraccaro.

Il progetto di riforma prevede la riduzione del numero dei senatori da 315 a 200 e quella del numero di deputati da 630 a 400. Il totale dei parlamentari eletti – senza quindi contare i senatori a vita – scenderebbe così da 945 a 600.

Forza Italia non ha partecipato al voto: «Abbiamo votato in prima lettura ma ora non parteciperemo al voto per segnare il dissenso sul modo in cui la riforma viene portata avanti. I cittadini italiani non se la berranno» ha spiegato il senatore Lucio Malan.

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