Sinisa Mihajlovic, la battaglia contro la malattia inizia subito: anticipa l’ingresso in ospedale

«Non vedo l’ora di entrare in ospedale. Prima comincio le cure, prima finisco», aveva dichiarato durante la conferenza stampa in cui aveva annunciato di essere malato di leucemia

Sinisa Mihajlovic, l’allenatore del Bologna, che lo scorso 13 luglio ha annunciato di essere ammalato di leucemia, ha anticipa a oggi 15 luglio il suo ingresso in ospedale. Durante la conferenza stampa dello scorso venerdì il tecnico aveva detto: «Non vedo l’ora di entrare in ospedale. Prima comincio le cure, prima finisco». D’accordo con lo staff medico del Bologna e del reparto di ematologia dell’Istituto Seragnoli del Policlinico Sant’Orsola, Mihajlovic ha anticipato il suo ingresso in ospedale, previsto originariamente per domani. A renderlo noto è il Bologna Calcio. «All’attacco, fin dal primo momento – scrive il club rossoblu – come aveva promesso. E noi con lui. Forza Sinisa». Durante la conferenza stampa in cui aveva annunciato la sua malattia l’ex calciatore era apparso provato e commosso, ma non aveva esitato anche a rivolgere un appello al controllo e alla prevenzione con il fine di poter affrontare le malattie in tempo e con le cure adeguate. «Io mi alleno tutti i giorni – ha detto – fino a poche settimane fa non avrei mai pensato di potermi ammalare. Non avevo nessun sintomo».


Aveva inoltre dichiarato: «Quando l’ho scoperto ho avuto bisogno di due giorni per riprendermi. Vincerò questa battaglia per me, per mia moglie, i miei figli, per chi mi vuole bene». Il direttore sportivo del Bologna, Walter Sabatini, aveva aperto la conferenza stampa dicendo che l’allenatore «sconfiggerà la malattia» e confermando che continuerà ad allenare la squadra. Tutto il mondo dello sport, e non solo, si era stretto attorno all’allenatore. Hanno voluto far sentire la loro vicinanza umana dall’allenatore della nazionale Roberto Mancini, ai club dell’Inter, delle Lazio e della Sampdoria in cui Mihajlivic ha militato da calciatore, quelli del Torino e della Fiorentina di cui è stato tecnico, ma anche il comico Gene Gnocchi e, trasversalmente, i politici Matteo Renzi e Matteo Salvini.


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