Violenza contro le donne, il Codice Rosso è legge: il revenge porn è reato, cosa cambia per chi denuncia

La nuova legge, sostenuta da Alfonso Bonafede e Giulia Bongiorno prevede una corsia preferenziale per le denunce. Inserita anche una norma sul ‘revenge porn’

Il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge ‘CodiceRosso’ sulle violenze sessuali. D’ora in avanti ci sarà una corsia preferenziale per denunciare casi di abusi, come avviene nelle strutture di pronto soccorso per i pazienti più gravi.


Sono 197 i senatori che hanno votato a favore della legge, il cui testo era stato varato a fine novembre del 2018 e sostenuto dal Guardasigilli Alfonso Bonafede e la deputata leghista Giulia Bongiorno. Nessun voto contrario, gli astenuti sono 47 in totale.


Nel corso dell’iter parlamentare sono stati aggiunti diversi articoli. Il più importante riguarda il Revenge Porn, che disciplina la diffusione di immagini e video pornografici. La maggioranza gialloverde spingeva per una norma separata all’interno del ddl sulla violenza di genere.Un altro articolo riguarda il reato di sfregio del volto, che sarà inserito nel codice penale.

Secondo le nuove regole, la segnalazione di violenze sessuali potrà avvenire anche oralmente, a condizione che segua anche una segnalazione scritta in brevi tempi. La vittima avrà inoltre a disposizione tempi più lunghi per sporgere denuncia: si passa da 6 mesi a un anno.

Ritmi e scadenze più veloci anche per i pubblici ministeri – avranno tre giorni dalla segnalazione per assumere informazioni, salvo eccezioni nei casi di minori – e per la polizia che dovrà agire ‘senza ritardo’.

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