Fao, dirigente accusato di molestie sessuali. L’agenzia apre tre fascicoli d’inchiesta

Al centro della vicenda ci sarebbe Fernando Servan, capo delle risorse umane che sarebbe stato allontanato dalla sede centrale. L’uomo è accusato di molestie sessuali, corruzione e abuso di potere

La Fao, l’agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu con sede a Roma, dopo aver inizialmente respinto le accuse provenienti da un testimone oculare, ha aperto tre fascicoli distinti contro Fernando Servam, capo delle risorse umane dell’agenzia.


L’uomo è accusato di molestie sessuali, corruzione e abuso di potere, secondo quanto riferito da ItalianInsider. A seguito delle accuse, Fernando Servam sarebbe stato esonerato dalla sede centrale della Fao e trasferito in un ufficio regionale.


Mercoledì 7 agosto, dopo giorni di silenzio, l’agenzia delle Nazioni Unite aveva diramato una nota in cui rigettava con forza le accuse nei confronti del capo delle risorse umane. Una portavoce del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, alla domanda sulle presunte molestie sessuali ha detto di «essere in attesa di una denuncia formale», in quanto «Non sarebbe [stato] opportuno commentare in quel momento».

Secondo le testimonianze ottenute da Italianinsider, le molestie ai danni di una donna sarebbero avvenute al di fuori del luogo di lavoro. Il sito d’informazione lascia intendere che quando un dirigente dell’Onu si macchia di tali comportamenti fuori dalle mura dell’agenzia allora non è compito dell’Onu intervenire.

«La Fao ha una politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi forma di molestia sessuale, sfruttamento sessuale o abuso. L’organizzazione si impegna a garantire un ambiente di lavoro privo di molestie, in particolare molestie sessuali, nonché i più elevati standard di condotta per i propri dipendenti in relazione allo sfruttamento e agli abusi sessuali», ha detto l’agenzia in risposta alle domande di un giornalista di Innercitypress.

Immagine copertina: ©FAO/Giulio Napolitano. Copyright ©FAO

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