Alexandria, la Greta Thunberg americana travolta da insulti e minacce: «Non mi fermo»

Alexandria Villaseñor ha 14 anni e vive a New York. Hanno dovuto bloccare i suoi account social per 4 ore per ripulirli da insulti e minacce di morte

La grinta per fermare il cambiamento climatico che anima i ragazzi di tutto il mondo non ha solo il nome di Greta Thunberg: si chiama Hilda Nakabuye, dell’Uganda, Alexandria Villaseñor, degli Stati Uniti, si chiama con il nome dei milioni di ragazzi che, almeno un venerdì sono scesi in piazza per partecipare alle manifestazioni Fridays for Future.


Dall’altro lato dell’Oceano

Alexandria, 14enne di New York, ha ottenuto grande visibilità per la costanza dei suoi scioperi, gli “School Strike 4 Climate”. Ogni venerdì mattina, la ragazza si siede sulla stessa panchina davanti alla sede dell’Onu per chiedere un cambio di passo nella lotta al cambiamento climatico. Ma a differenza di


Iniziano i problemi

Ma i suoi cartelli, la viralità dei suoi post e le foto degli eventi ai quali partecipa hanno attirato gli insulti degli odiatori seriali della rete. Alexandria è diventata vittima di gravissimi insulti e minacce di morte da parte di migliaia di haters. La sua colpa? Nessuna, se non la passione per i messaggi che vuole veicolare.

Blocco dei social

«Dopo la grande manifestazione del 15 marzo – ha raccontato suo padre, David Villaseñor – Alexandria ha ricevuto minacce e insulti sui social, al punto che hanno dovuto bloccare i suoi account per 4 ore, per ripulirli. Ma lei ha deciso di andare avanti». La vita della ragazza è cambiata molto

«Io non mi fermo»

Alexandria ha deciso di continuare per la sua strada. Ha tenuto un discorso a Wall Street, le stesse Nazioni Unite le hanno aperto le porte del palazzo. Moltissime scuole degli Stati Uniti la invitano per parlare ai suoi coetanei dei temi ambientali. «Vogliamo fare la storia – ha affermato Alexandria -, siamo la generazione che più di tutte subirà le conseguenze del riscaldamento globale».

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