L’hashtag #ParlateciDiBibbiano è made in CasaPound. Gli occupanti dello stabile romano, forse prossimi allo sgombero, il 17 luglio 2019 avevano iniziato a diffondere in rete quello che poi sarebbe stato lo slogan più in voga per l’attacco politico contro il Partito Democratico. Hashtag diffuso a seguito degli striscioni appesi un po’ ovunque con l’evidente carattere «destroide» e le lettere PD appositamente colorate come nel simbolo del partito di Zingaretti.
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Tra le foto più gettonate c’è quella pubblicata il 17 luglio 2019 mattina dal coordinatore di CasaPound Emilia Romagna, Pier Paolo Mora, poi utilizzata anche dal cantante Nek e altri ancora.
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Nek aveva poi cercato di scrollarsi di dosso il cappello che gli era stato posto dal mondo della politica con il seguente commento allo stesso post:
Eh no.
Troppo facile strumentalizzare le mie parole e chi è coinvolto in questa vicenda. Voglio ricordare che parliamo di bambini.
Non mi occupo di politica, non mi interessa entrare, né essere messo in mezzo, in dibattiti tra partiti o su partiti.
Si tratta di una vicenda a cui, come papà e come uomo, mi sono sentito di dare spazio.
Una vicenda grave.
Si spera nella giustizia.
Fine.
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Nek, come tanti altri in cerca di informazioni su Bibbiano, avranno sicuramente trovato la foto tra le tante disponibili cercando con Google Images e in particolare quelle con lo slogan «Parlateci di Bibbiano» adatto alla richiesta fatta dal cantante, forse ignaro del fatto che lo striscione della foto appartenesse a un’iniziativa di una forza politica di estrema destra.
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CasaPound a quel punto passa in secondo piano, anche perché questa volta negli striscioni non compare il simbolo del gruppo di estrema destra.
La diffusione dell’hashtag
Chi è stato il primo ad utilizzare l’hashtag #ParlateciDiBibbiano? Un utente di nome Wuolli87 (@wuolli87) con un tweet pubblicato il 17 luglio 2019 alle ore 9:08 del mattino con la foto di uno degli striscioni appesi la sera prima.
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2019/07/Wuolli87-su-Twitter-Lega-pdnetwork-parlatecidiBibbiano-2019-07-23-15-07-06.jpg)
L’hashtag aveva preso piede proprio il 17 luglio 2019 come riportato dalle analisi ottenute da Matteo Flora (TheFool.it) per poi crescere e avere un suo picco massimo il 21 luglio 2019.
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Poche ore dopo l’utente Wuolli87 (@wuolli87), all’una del pomeriggio circa, è Francesca Totolo del PrimatoNazionale e sostenitrice di CasaPound a rilanciare l’hashtag.
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La Totolo risulta essere la principale influencer nella diffusione dell’hashtag, seguita da Davide Barillari – con un tweet del 21 luglio – e da una figura di «disturbo» quale Carlo Calenda. Il quarto nell’elenco è l’utente Antonio Quinto (@antoniodvx), già noto per aver contribuito al dibattito attraverso tweet scorretti e contenenti falsità.
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2019/07/top-influencers-559x1024.jpg)
Informazioni che andrebbero a confermare anche i dati raccolti da parte di Alex Orlowski il quale individua in Francesca Totolo – commentando con un «mi è semblato di vedere un gatto!» – il fulcro della discussione Twitter sull’hashtag.
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2019/07/Alex-Orlowski-su-Twitter-ParlatecidiB1BBi1n0-FrancescaTotolo-facciamorete-https-t-co-jc6jwWTFNe-Twitter-2019-07-23-16-07-70.jpg)
Oltre al grafico riporta anche un elenco di quelli che sarebbero le sorgenti di pubblicazione dei tweet dove troviamo anche LegaPerSalviniPremier.it.
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Da CasaPound ai cantanti fino ai big della politica
Le richieste di parlare dello scandalo Bibbiano, tema già tratatto e di cui si attendono gli sviluppi, è sono arrivate nel mondo della musica a partire da Laura Pausini in un suo post Facebook del 18 luglio 2019, il giorno dopo la pubblicazione dell’hashtag #ParlateciDiBibbiano e delle foto degli striscioni.
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Nonostante il clamore ottenuto dalla cantante, lei è stata solo l’apripista che ha portato anche altri cantanti – come Nek – a parlare di Bibbiano finendo per ottenere il cappello politico da parte di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Sono gli interventi dei due cantanti a rilanciare l’hashtag #Bibbiano con prepotenza.
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Matteo Salvini, contrariamente alla seconda, era intervenuto molto poco sul caso di Reggio Emilia, infatti tra i principali influencer dell’hashtag #Bibbiano compaiono il leader di Fratelli d’Italia seguita da Francesca Totolo e dall’account del Partito Democratico. Salvini è quarto, seguito da Zingaretti.
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Mentre Giorgia Meloni raccoglie ciò che ha seminato nelle scorse settimane, Matteo Salvini si introduce con forza – anche grazie alla visita annunciata di oggi a Bibbiano – solo nell’ultima settimana con sette interventi social in tre giorni (dal 20 al 23 luglio) contro i due precedenti all’intervento di Laura Pausini (l’ultimo era il 16 luglio)). Peggio di lui Zingaretti che rispetto agli altri, persino dall’account del Partito Democratico, ha fatto molto meno.
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