Fondi russi alla Lega, Conte: «Savoini in delegazione ufficiale». M5S diserta l’aula, Pd: «Mozione di sfiducia per Salvini»

Il capogruppo M5S Patuanelli a Open sui banchi semivuoti: «Una protesta perché doveva esserci qui Salvini e non il premier».

Matteo Salvini non è andato ad ascoltare l‘informativa del presidente del Consiglio Conte in Senato, che parlava principalmente di lui e a lui. Il premier ha lamentato l’assenza di informazioni da parte del ministro dell’Interno, che poi ha smentito in un punto preciso: «Gianluca Savoini era nella delegazione ufficiale del ministero dell’Interno nella visita a Mosca del luglio 2018». Era il 16 luglio, e si disputava la finale dei Mondiali. I banchi del Movimento 5 Stelle sono rimasti semivuoti: «Protestiamo perché doveva esserci qui Salvini e non Conte», ha spiegato il capogruppo M5S Stefano Patuanelli. Accanto al presidente del Consiglio, c’erano solo due ministri: Riccardo Fraccaro (M5s) e Giulia Bongiorno (Lega). Poco prima della conclusione è entrato anche il ministro dei Beni culturali Bonisoli.


Il governo ha dunque retto alla prova politica del giorno. «Allo stato attuale non vi sono elementi tali che possa incrinare la fiducia che nutro in componenti del governo», ha spiegato Conte ai senatori. Il dibattito ha fornito poi alcuni dati sulla situazione politica attuale: prosegue la strategia della Lega di minimizzare l’affaire Savoini e di accusare i Dem del caso Bibbiano. Il Pd, inizialmente incerto sul presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Salvini, ha deciso di farla (come annunciato dal capogruppo Andrea Marcucci) ma è riuscito a litigare perfino su chi dovesse intervenire in aula. Matteo Renzi ha rinunciato e al suo posto ha parlato uno dei suoi fedelissimi, Dario Parrini. Dopo l’intervento dei parlamentari, il Presidente del Consiglio è uscito dall’aula senza replicare. La replica di Salvini e Di Maio (anche lui assente) è stata affidata in serata a due distinte dirette Facebook.


Cosa ha detto Conte:

Intervenendo su Gianluca Savoini, che ha citato più volte, Conte ha spiegato: «Non ha rivestito incarichi formali in qualità di consulente esperto per questo governo. Risulta presente comunque nell’incontro del 16 e 17 luglio del 2018. Il 4 luglio 2019 ha partecipato all’evento con Putin, nel Forum coordinato dall’Ispi e nel forum Italia-Russia presso la Farnesina. Questo ha comportato il suo automatico invito alla cena». «Al forum alla Farnesina – ha specificato – Savoini ha partecipato su richiesta di Claudio D’Amico, che ha l’incarico di consigliere per le attività strategiche internazionale di Matteo Salvini». Sulla Russia, ha poi specificato: «La nostra linea è sempre stata coerente, non ci sono elementi che mi facciano dubitare circa un indebito scostamento di uno o più membri del governo dalle linee stabilite. Mai alcuna forza del governo avrebbe potuto avere la possibilità di intrattenere rapporti di parte con altri Paesi».

Il live tweeting dal Senato

Leggi anche: