Il giro in mare del figlio di Salvini su una moto d’acqua della Polizia. Lui: «Errore da papà, non degli agenti»

Due uomini che inizialmente si sono accreditati come poliziotti hanno cercato di bloccare le riprese del videomaker di Repubblica

Un ragazzo di 16 anni, un giro in mare a Milano Marittima su una moto d’acqua. Nulla di strano, se quella moto non fosse della polizia di Stato e se il protagonista della vicenda non fosse il figlio adolescente del ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Errore mio da papà, nessuna responsabilità degli agenti», è il commento del vicepremier. Durante le riprese della scena, il videomaker di Repubblica Valerio Lo Muzio è stato bloccato da due uomini che si sono qualificati come poliziotti, per poi cambiare versione. «È un mezzo della Polizia non ci metta in difficoltà», dicono al giornalista i due mentre cercano di piazzarsi davanti alla telecamera per ostacolare le riprese. Poi i due smentiscono: «Non abbiamo mai detto di essere poliziotti, se vieni con me ti faccio spiegare chi sono». Rimane da chiarire come sia possibile che sia stato permesso a un giovane di 13 anni fare il giro su un mezzo delle forze dell’ordine. La Questura di Ravenna ha avviato un accertamento per un eventuale utilizzo improprio dei mezzi dell’amministrazione. Matteo Salvini non ha smentito, ma si è preso la responsabilità dell’accaduto: «Errore mio da papà, nessuna responsabilità va data ai poliziotti, che anzi ringrazio perché ogni giorno rischiano la vita per il nostro Paese».


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Foto copertina: Frame da video di Repubblica