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Giustizia, nove ore di scontro fra Lega-M5S: la riforma passa a metà. Cosa è stato deciso

Via libera alla riforma del processo civile e del Csm, ma manca l'accordo politico sul processo penale e in particolare sulla prescrizione

Più che un consiglio dei Ministri è stata una maratona, conclusa dopo otto ore di riunione e almeno due pause. Il dibattito sulla riforma della giustizia si è trasformato ben presto in uno scontro politico tra gli alleati di governo, oltre che una battaglia su due idee diverse del procedimento penale combattuta tra avvocati: il premier Giuseppe Conte, il ministro M5S Alfonso Bonafede e quello della Lega Giulia Bongiorno.

Processo civile, penale e csm: cosa passa e cosa no

Poco dopo la mezzanotte è arrivato il via libera del Cdm alla riforma del processo civile e del Csm; mentre la parte più spinosa, quella sul processo penale, è stata approvata con la formula «salvo intese», cioè modificabile successivamente. Alla fine della riunione fiume, il ministro della Giustizia Bonafede ha dichiarato: «Non vorrei che ci fosse il tema della prescrizione come nodo che non viene portato al tavolo. Stasera ho sentito tanti “no”, c’è stata assoluta disponibilità da parte mia ad affrontare proposte di modifiche».

La lite sulla prescrizione

Il ministro M5S è stato l’unico a presentarsi davanti ai giornalisti a tarda notte. La Lega, che avrebbe voluto inserire temi “pesanti” come la separazione delle carriere dei magistrati e la riforma sulle intercettazioni, affida la prima reazione a una nota: «C’è distanza sulla riforma della giustizia. Servono manager nei tribunali che garantiscano il rispetto dei tempi, nuove regole sulle intercettazioni, la separazione delle carriere». Ma è il nodo prescrizione ad aver fatto degenerare la riunione del Cdm.

Annullata la conferenza stampa

La conferenza stampa prevista per annunciare le novità della riforma della giustizia era stata annullata appena si è capito che la riunione non sarebbe stata rapida. Lo scontro frontale tra Lega e 5 Stelle ha reso difficile la ripresa della seduta del Cdm. La riunione a Palazzo Chigi, iniziata poco dopo le 16.00, aveva subìto un brusco stop dopo pochi minuti dall’avvio: dopo due ore di riunioni politiche separate, i due schieramenti del governo si erano rimessi al tavolo, ma solo dopo le 18.00 si è iniziato davvero a entrare nel merito della riforma di giustizia. La bozza presentata dal ministro Alfonso Bonafede, era stata bollata dal leader leghista come poco coraggiosa.

La conferenza stampa di Salvini al Papeete Beach

Già si preannunciano riunioni anche dopo il consiglio dei Ministri, mentre Matteo Salvini terrà una conferenza stampa questo pomeriggio: location poco formale. L’appuntamento è alle 13 al Papeete Beach di Milano Marittima (dove il leader leghista sta trascorrendo le vacanze), ma al suo fianco ci sarà anche Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna e sottosegretario alla Giustizia del governo Conte. La tensione tra i due vice-premier è da tempo a livelli altissimi e gli incontri tra Luigi Di Maio e Salvini sempre più rari. Ma è il rapporto tra il premier Conte e il Carroccio a preoccupare i membri della maggioranza. Almeno, una parte.

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