La Roma batte il Real Madrid ai rigori, Dzeko incanta: gol, ovazione e qualche fischio. E ora?

Dopo il 2-2 dei regolamentari, Marcelo sbaglia il tiro decisivo. Il bosniaco dà spettacolo. E sta per arrivare la nuova offerta dell’Inter

Convince talmente tanto che diventa un problema, e il rischio che corre la Roma è quello di sbagliare in ogni caso; per ragioni economiche o tattiche. Nel 2-2 contro il Real Madrid, che diventa vittoria ai rigori (decisivo l’errore di Marcelo), Edin Dzeko segna (l’altra rete è di Perotti), si prende qualche fischio dalla Curva Sud alla lettura delle formazioni, e si conferma il miglior attaccante della storia recente della Roma. Che ora non può più fare giri di ricognizione. C’è il bivio e va scelta una strada precisa.


Marotta in agguato

Tra qualche ora l’Inter alzerà la sua offerta per il bosniaco a 18 milioni di euro, a due passi dalla richiesta della Roma. Che s’interroga ancora, perché a fronte della possibilità, che poi è una certezza, di perdere Dzeko a zero tra un anno, c’è il rischio -molto più concreto- di dare alla concorrenza un giocatore che oggi è più di un capitano, più di un riferimento offensivo.


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Il progetto Roma, in generale, comincia a convincere davvero. E quei tre che si aggirano dietro al bosniaco (Under-Perotti e Zaniolo) sono minacce vere per chiunque: velocità, inserimenti, fisico. Ognuno porta il suo, e se anche il Real finisce alle corde – e non solo per l’ennesimo esperimento della difesa a 3 – il piatto giallorosso profuma di entusiasmo.

Ovazione finale

Togliere Dzeko, salutato da una ovazione della stragrande maggioranza del pubblico alla sua uscita, è forse un rischio troppo grosso? Higuain o Icardi, che ancora non accettano il giallorosso, sono attaccanti di grandissimo prestigio, ma hanno caratteristiche totalmente diverse. Cosa fa ora la Roma? S’impunta e non cede il giocatore (che vuole andare all’Inter), o si adegua alle leggi del mercato?

Foto di copertina / Ansa

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