Bibbiano, le nuove intercettazioni: bimba lasciata sotto la pioggia perché non parlava degli abusi

Dalle intercettazioni emergono nuovi dettagli sulle manipolazioni a cui erano sottoposti i bambini

«Porca pu****a, vai da sola a piedi, scendi! Scendi! Non ti voglio più!». Sono queste alcune delle urla che riservava una madre affidataria alla bambina che era stata tolta alla sua famiglia naturale. 


Nell’audio, mandato in onda dal TgR Emilia-Romagna, si sente la madre affidataria che sgrida e caccia sotto la pioggia del 20 novembre una bambina, “rea” di non voler esternare il suo pensiero sulla donna affidataria. «Io non ti voglio più, scendi!», urla la donna alla piccola.


La stessa donna è stata poi intercettata anche mentre rimproverava la bambina di non scrivere sul diario degli – inesistenti, secondo quanto emerso dall’inchiesta – abusi subiti nel precedente nucleo famigliare. 

«Anziché dire “io sono così perché mi è successo questo!”, piuttosto che dare la colpa a quelli che ti hanno fatto male, dai la colpa a quelli che ti vogliono bene!», urla la donna alla bambina. «Anziché dire sono stati loro (i genitori naturali, ndr) a farmi male, (dici che) sono [Omissis] e [Omissis2] (nomi della coppia affidataria, ndr) che mi sgridano… troppo comodo». 

Ma a far male alla bambina, stando all’inchiesta, non sarebbero stati i genitori naturali. Stando a quanto riferito dalla procura di Reggio Emilia la donna avrebbe riservato alla minore «urla feroci e parolacce» in più occasioni.

Si arricchisce così l’inchiesta Angeli e Demoni, nota ai più come ‘caso Bibbiano‘ sul presunto sistema di affidi illeciti in Val d’Enza e sul sistema di manipolazione della memoria di minori, in modo da creare false memorie di violenza con le famiglie naturali e procedere ad affidi illeciti presso amici e conoscenti.

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