Caso Epstein, il ministro della Giustizia rimuove il responsabile delle carceri federali

Come mai non era sottoposto a sorveglianza visto che a fine luglio era stato ritrovato in cella privo di sensi e con segni di ferite attorno al collo? Le indagini vanno avanti e intanto cade la prima testa

A seguito della morte del finanziere americano Jeffrey Epstein, è stato rimosso dal suo incarico il massimo responsabile dei penitenziari federali, Hugh Hurwitz. A deciderlo è stato il ministro della Giustizia William Barr. Hurwitz ricopriva l’incarico da maggio 2018. Nessuna motivazione ufficiale, per il momento, è stata rilasciata in merito a questa decisione. Intanto proseguono le indagini dell’Fbi e del dipartimento di Giustizia sulla morte del finanziere.


I fatti

Il miliardario, vicino a Donald Trump e Bill Clinton, è morto nella cella del carcere di Manhattan dove si trovava da luglio per le accuse di traffico sessuale e associazione a delinquere finalizzata al traffico di minori. Per la polizia si tratta di un suicidio ma è polemica sul fatto che non fosse più sottoposto a sorveglianza dal momento che il 24 luglio aveva provato a togliersi la vita. Era stato ritrovato in cella privo di sensi e con segni di ferite attorno al collo.


Le accuse

Nel 2015 era stato denunciato dalla madre di una ragazza di 14 anni. La piccola era stata attirata da altre due adolescenti nella villa di Epstein dove, per 300 dollari, si sarebbe dovuta spogliare e avrebbe dovuto massaggiare il finanziere. Secondo l’Fbi, ci sarebbero state altre cinque presunte vittime e ben 17 testimoni: scoperto, dunque, un sistema di prostituzione ben strutturato. Sarebbero in tutto 80 le donne molestate dal magnate, molte delle quali povere o provenienti da famiglie disagiate, così da sfruttare meglio il loro bisogno di denaro.

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