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Il figlio 19enne di Beppe Grillo accusato di stupro con tre amici: la denuncia da una modella

06 Settembre 2019 - 10:00 Redazione
La ragazza ha raccontato di essersi appartata con uno dei tre, e che, in seguito, gli altri ragazzi si sarebbero aggiunti per consumare un rapporto sessuale di gruppo

Una modella di origini scandinave ha accusato quattro ragazzi di tentato stupro. L’episodio avrebbe avuto luogo dopo una serata – forse di eccessi alcolici – in discoteca, in Sardegna, e che è poi continuata in una villa a Porto Cervo.

I ragazzi coinvolti sono quattro amici genovesi: Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria e Ciro Grillo, 19 anni, figlio del comico Beppe Grillo fondatore del M5s.

La vicenda

La ragazza ha raccontato di essersi appartata con uno dei tre, e che, in seguito, gli altri ragazzi si sarebbero aggiunti per consumare un rapporto sessuale di gruppo, mentre il tutto veniva ripreso con la videocamera di un cellulare.

I quattro giovani ieri sono stati interrogati per ore dal magistrato Laura Bassani, pubblico ministero della Procura di Tempio Pausania, titolare del fascicolo. Nei giorni scorsi i carabinieri di Milano li hanno perquisiti, alla ricerca di indizi che confermassero la versione fornita dalla vittima.

I giovani hanno fornito agli inquirenti una versione ben diversa da quella della ragazza: avrebbero dichiarato che il rapporto sarebbe stato consensuale e che la modella li avrebbe anche ringraziati alla fine per la piacevole serata trascorsa insieme.

Cosa non torna, secondo la difesa

A indebolire l’accusa, ci sono però alcuni particolari forniti dalla difesa: il primo riguarda la denuncia fatta dalla ragazza che sarebbe stata presentata a Milano, solo dieci giorni dopo l’episodio.

Altro dettaglio è la continuazione della vacanza per un’altra settimana e la pubblicazione di foto del viaggio sui social network, anche dopo che si sarebbe consumata la presunta violenza sessuale; ci sono poi alcuni messaggi al vaglio degli investigatori.

Anche il video acquisito dagli inquirenti, in cui si vedono i ragazzi mentre consumano un rapporto con la modella, non avrebbe una interpretazione univoca. Mentre per i legali della ragazza le immagini dimostrano la violenza, i difensori dei quattro ragazzi sostengono che sia proprio la dimostrazione che quel rapporto fosse consensuale.

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