Sigarette elettroniche, la strana epidemia negli Usa che ha colpito 215 ragazzi

«Sta diventando un’epidemia», ha commentato Melodi Pirzada, capo di pneumologia pediatrica all’Nyu Winthrop Hospital

Crisi respiratoria, vomito, vertigini sono solo alcuni dei sintomi riscontrati dai medici che si stanno occupando di circa 215 ragazzi finiti in ospedale in queste condizioni, negli Usa. Il problema è l’assenza di diagnosi, ancora del tutto sconosciuta.


A raccontare questa storia è il New York Times. Tutti i pazienti in questione sono giovanissimi e tutti “svapatori”, cioè utilizzatori di e-cig, meglio conosciute come sigarette elettroniche.


«Sta diventando un’epidemia», ha commentato Melodi Pirzada, capo di pneumologia pediatrica all’Nyu Winthrop Hospital.

Come spiegano i medici, risalire alla radice del problema è complicato perché i pazienti non sanno (o in alcuni casi fingono di non sapere) cosa hanno inalato.

Gli investigatori sanitari cercano di capire se nella fornitura di prodotti da svapo, è stata riscontrata una particolare tossina o sostanza. Altra cosa è cercare di capire se i fumatori riutilizzino le cartucce che al loro interno contengono sostanze tossiche.

Si sta arrivando anche a teorizzare che chi fa uso di questo tipo di sigarette possa arrivare a creare un cocktail di sostanze da inalare, mischiando quindi il contenuto delle cartucce con, ad esempio, la marijuana o droghe sintetiche.

Venerdì, i Centers for Disease Control and Prevention hanno fatto appello agli adolescenti e ai consumatori in generale. Quello che hanno chiesto è di smettere di alterare il composto delle sigarette mediante l’utilizzo di sostanze illecite che vadano a viziare il contenuto delle cartucce.

Come funziona lo “svapo”

Il meccanismo di funzionamento della sigaretta elettronica è dato dal riscaldamento del liquido contenuto nelle cartucce che si trasforma in vapore pronto per essere inalato.

Negli anni è stato detto che le sigarette elettroniche sono meno dannose delle sigarette tradizionali che agiscono attraverso la combustione del tabacco che rilascia nei polmoni migliaia di sostanze chimiche, molte delle quali cancerogene.

Ma lo svapo ha i suoi limiti: per diventare inalabile, la nicotina o il Thc, il principio attivo della marijuana, devono essere miscelati con solventi che dissolvono e rilasciano la sostanza.

I solventi, o oli, si riscaldano durante l’aerosol per diventare vapore. Ma alcune gocce d’olio possono rimanere nel dispositivo quando il liquido si raffredda e l’inalazione di tali gocce può causare problemi respiratori e infiammazione polmonare.

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