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Cosa c’è di vero nella foto sul presunto complotto di sionisti e massoni a Montecitorio?

12 Settembre 2019 - 18:08 Juanne Pili
Cosa ci fa il candelabro ebraico in un palazzo del potere, che c'entra la Massoneria? Niente, ecco perché

In un recente post pubblicato su Facebook viene rilanciata una fake news storica: quella del complotto giudaico-massonico. Il palazzo di Montecitorio a Roma sarebbe infatti nelle mani del «potere ebraico sionista». 

Le prove sarebbero in un paio di immagini dove si vede il candelabro della tradizione ebraica (Menorah) esibito in una loggia massonica di cui non è specificata la provenienza, lasciando intendere ai più distratti che potrebbe trattarsi di un rito avvenuto nel Palazzo.

Infine si mostra la pavimentazione all’ingresso di Montecitorio, dove compare una composizione che ricorda parecchio quella del candelabro ebraico, ma sappiamo che una corrispondenza di forme non indica necessariamente uno stesso significato. Cerchiamo di fare chiarezza.

«ATTENZIONE!!! COMUNICATO DI VITALE IMPORTANZA PER LA POPOLAZIONE ITALIANA!!!

Per appropriarsi rapidamente e definitivamente dell’Italia, il potere ebraico sionista, massonico e satanista che ci governa (vedi foto allegata, o una foto aerea della piazza davanti l’ingresso di Montecitorio, dove vi è impresso un enorme “MENORAH” candelabro ebraico)».

Il post sul presunto complotto giudaico-massonico a Montecitorio.

La Menorah in loggia

Nella massoneria si utilizzano spesso simboli presi da altre culture e religioni, specialmente quelli che fanno riferimento alla Bibbia, come le colonne del tempio di Salomone, costruite secondo la tradizione dai figli di Lamech: Boaz e Jachin. Nulla di strano dunque se compare una Menorah in quella che sembra essere una loggia del Goi (Grande Oriente d’Italia). 

Che non si tratti di una sede della massoneria non meglio identificata a Montecitorio si evince dal post in cui secondo Google immagini sarebbe stata pubblicata per la prima volta la foto, risalente al 2016:

«Una menoràh, il tipico candelabro ebraico a sette braccia, svetta sull’altare dei giuramenti in una liggia italiana».

Con l’aiuto del divulgatore e video-maker Luca Vitale – massone dichiarato – siamo riusciti a riconoscere tra i personaggi presenti il filosofo e scrittore Mauro Cascio che spiega a Open il reale contesto della foto:

«Eravamo alla presentazione di un mio libro sulla Massoneria a Palermo – conferma lo scrittore – Al centro c’è Tiziano Busca, già capo del Rito di York. La foto stessa è tratta dal blog del Rito di York, ovvero un rito del Goi». L’immagine risale quindi al marzo 2015.

Il filosofo e scrittore Mauro Cascio nella foto di gruppo in una loggia del Goi di Palermo.

L’ingresso di Montecitorio

Per quanto riguarda il simbolo nella pavimentazione all’ingresso di Montecitorio, troviamo lo stesso una spiegazione ben lontana da un diretto simbolismo ebraico. Come spiegano gli autori di Archi Diap in un articolo apposito:

«Infine è bene soffermarsi sulla riutilizzazione dell’obelisco, in origine sito nel Campo Marzio, posto in Piazza Montecitorio solo nel 1789 con funzione di sofisticata misura del tempo e meridiana del mezzogiorno. 

Queste ultime risultano essere più evidenti grazie all’attento studio di Franco Zagari che ha posto una guida a terra che evidenzia il passaggio del sole, quando per pochi attimi attraversa un foro dello sferoide in cima all’obelisco e buca l’ombra al suolo». 

Il presunto candelabro ebraico a Montecitorio ha ben altra spiegazione.

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