Magliette bianche per le bonifiche: da Livorno a Gela manifestano i “Siti di interesse nazionale” – Video

Dopo venti anni dalla nascita dei Sin, gli interventi concreti sono stai ancora pochi

Sabato 14 hanno manifestato i cittadini dei luoghi più inquinati d’Italia. Sono a Livorno, Taranto, Manfredonia, Falconara, Augusta e Gela: sei Siti di interesse nazionale (Sin) a fare da portavoce per tutti e 41. Sono scesi in piazza alla stessa ora, per portare avanti richieste comuni: studi epidemiologici dettagliati e un’accelerazione netta sugli interventi di bonifica.


In comune hanno anche la maglietta bianca, simbolo di purezza e unità d’azione. È stata un’idea di Nicola Gualerci, attivista livornese: «Lo studio Sentieri, un’indagine dell’Istituto superiore di Sanità, ha mostrato che nei Sin ci si ammala molto più facilmente che nel resto d’Italia. È un problema che riguarda moltissime persone, oggi siamo qua per cercare di portare l’opinione pubblica sulle tematiche ambientali).


I Sin sono aree contaminate (spesso da industrie, raffinerie, discariche) di grande estensione territoriale, che richiedono un intervento di bonifica per scongiurare danni alla popolazione. Riguardano 130 mila ettari di acque, suolo e sottosuolo italiani e corrispondono ad attività sia dismesse che attive; i contaminanti più frequenti sono le diossine, gli idrocarburi policiclici aromatici, i metalli pesanti, i solventi organo clorurati e policlorobifenili.

Ci vivono quasi 6 milioni di italiani, in 319 comuni diversi. Lo studio citato da Gualerci conferma le sue affermazioni: per citare un dato, in queste aree è stato registrato un aumento del 9% nell’incidenza dei tumori nella popolazione tra 0 e 24 anni.

I Sin sono stati istituiti dal decreto Ronchi nel 1997, emanato per mettere al passo l’Italia con le nuove direttive europee sui rifiuti. Il 31 gennaio 2013 le bonifiche, ormai previste per legge, diventano di competenza delle Regioni.

A più di 20 anni dalla genesi dei Sin, gli interventi di riqualificazioni portati a buon fine sono stati troppo rari – nella maggior parti dei casi si fermano alla progettazione, o alle primissimi fasi di operazione. In questi giorni, a partire da ieri, i manifestanti in maglietta bianca, in tutta Italia, hanno fatto sapere che non c’è tempo da perdere.

Leggi anche: