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Clima: all’Onu 77 Paesi puntano a zero emissioni entro 2050. A sorpresa arriva anche Trump

23 Settembre 2019 - 18:49 Redazione
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Il presidente americano ha presenziato al vertice senza intervenire e limitandosi ad ascoltare gli interventi della Merkel e del premier indiano Narendra Modi

Sono 77 i paesi, 102 le città e 93 le imprese che «oggi si sono impegnate a raggiungere zero emissioni entro il 2050». A comunicarlo sono le Nazioni Unite nel corso del summit sul clima che si sta tenendo a New York dove, a sorpresa, si è presentato anche Donald Trump.

Il tycoon, che non avrebbe dovuto partecipare all’incontro, ha invece presenziato al vertice, sebbene solo per 15 minuti e senza intervenire, limitandosi ad ascoltare gli interventi della cancelliera tedesca Angela Merkel e del premier indiano Narendra Modi.

«Settantasette Paesi, molti nel mondo industrializzato, si sono impegnati a ridurre le emissioni nette di carbonio entro il 2050. Settanta paesi hanno annunciato che aumenteranno i loro contributi nazionali determinati entro il 2020. Oltre 100 leader del settore privato si sono impegnati ad accelerare il loro passaggio alla green economy» ha affermato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in chiusura del Summit.

«Oggi in questa sala, il mondo ha visto chiare ambizioni e iniziative concrete. Il mondo si sta svegliando. La pressione sta aumentando, e azione per azione, la corrente sta cambiando», ha aggiunto, ricordando che un terzo del settore bancario globale (130 istituti) ha già aderito ad adattare la proprie attività agli obiettivi della COP 21.

«Dobbiamo assolutamente garantire l’attuazione dell’impegno da parte dei paesi sviluppati di mobilitare cento miliardi di dollari all’anno da fonti pubbliche e private entro il 2020», ha concluso Guterres, «per adeguamento e contenimento nei paesi in via di sviluppo».

Le tappe dei vertici Onu fino al summit di New York

  • 1992 – Rio De Janeiro – Firma della Convezione sui cambiamenti climatici. La sottoscrivono anche gli USA.
  • 1997 – Protocollo di Kyoto – Adottato l’11 dicembre 1997 alla terza Conferenza Onu sul clima, è entrato in vigore il 16 febbraio 2005. Il periodo d’azione va dal primo gennaio 2008 al 31 dicembre 2012. Gli Usa, in questo caso, non lo sottoscrivono.
  • 2007 – Bali (Indonesia ) – Il 15 dicembre 2007 la tredicesima Conferenza Onu sul clima ha dato il via libera a una road map per fissare la tempistica dei negoziati. Riconosciuta la necessità di un’azione internazionale per la lotta ai cambiamenti climatici.
  • 2008 – Pacchetto Ue – Obiettivi al 2020: taglio 20% Co2 rispetto ai livelli del ’90; 20% efficienza energetica; 20% rinnovabili, per l’Italia il 17%.
  • 2008 – Poznan (Polonia) – Quattordicesima Conferenza Onu sul clima. Si delinea un accordo su un piano di lavoro per il 2009.
  • 2009 – G8 L’Aquila – Taglio dell’80% di emissioni al 2050 per i Paesi industrializzati e del 50% al 2050 per tutti gli altri Paesi.
  • 2009 – Copenaghen – La quindicesima Conferenza Onu sul clima raggiunge un accordo senza numeri sulla CO2, resta solo l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 2 gradi.
  • 2011 – Durban – Via libera alla tabella di marcia per l’adozione di un accordo globale salva-clima al 2015, per entrare in vigore dal 2020. A Durban anche un accordo per il Kyoto 2 dopo il 2012.
  • 2012 – Rio – Summit sulla Terra Rio+20 a Rio de Janeiro vent’anni dopo il primo vertice Onu. Rafforzato il quadro istituzionale e creato un forum intergovernativo.
  • 2015 – Parigi – Riscaldamento «ben sotto i 2 gradi» rispetto ai livelli pre-industriali, con l’impegno a «portare avanti sforzi per limitare l’aumento di temperatura a 1,5 gradi» e 100 miliardi ai Paesi vulnerabili.
  • 2018 – Katowice (Polonia) – La Conferenza delle parti sul clima del 2018 dà il via libera alle regole per applicare l’accordo di Parigi. I Paesi che avevano siglato l’accordo di Parigi nel 2015 concordano di aggiornare i rispettivi piani climatici entro il 2020.
  • 2019 – New York – Climate Action Summit dell’Onu con i capi di Stato e di Governo, imprenditori, ong, amministratori locali e attivisti, per fare il punto sugli sforzi di ciascun stato per combattere la crisi climatica.

Foto in copertina: Justin Lane | Epa | Ansa

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