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Sondaggio Swg, quanti voti mangia Renzi a M5s e Pd. Ma l’alleanza giallorossa sfonda il 50%

23 Settembre 2019 - 20:51 Redazione
Continua il calo dei consensi per la Lega. E a meno di una settimana dalla nascita di Italia Viva, il senatore fiorentino conquista già il proprio peso specifico per battere il centrodestra

Italia Viva rosicchia consensi in tutti i partiti: la formazione di Matteo Renzi, a meno di una settimana dalla sua nascita, ottiene un consenso del 5,4%. A dirlo, il sondaggio Swg per Tg La7. L’altra notizia è che la coalizione centrosinistra + M5s piace più della coalizione del centrodestra: 50,8% contro 47,4%. Ma procediamo con ordine.

Primo partito in Italia resta la Lega: è al 33,6% dei consensi, in calo però rispetto a una settimana fa di -0,4%. Il Movimento 5 stelle supera il Partito democratico e diventa secondo partito in Italia: un trend dello -0,5% rispetto al 16 settembre, ma con il 20% dei consensi supera il Pd, fermo al 19,4%. Il calo per i dem del -2,1% è dovuto alla nascita della formazione renziana, la quale ha strappato molti voti all’ex partito di Renzi.

Fratelli d’Italia è quarto al 6,7%. Prima di Forza Italia, c’è la sorpresa: Italia Viva, nella sua prima settimana di rilevazioni, ottiene il 5,4% dei consensi. Il partito di Silvio Berlusconi perde lo 0,8% dei consensi e scende al 5,1%. A rinfoltire l’elettorato di Italia Viva concorrono, per il 2,8% ex elettori del Pd. Renzi pesca l’1,1% dal grosso gruppo dell’astensionismo, lo seguono per uno 0,8% ex sostenitori di + Europa e, entrambi con lo 0,7%, contribuiscono al consenso per il senatore fiorentino Forza Italia e Movimento 5 Stelle.

Il sondaggio Swg ha misurato anche il consenso degli schieramenti. Non c’è partita tra centrosinistra e centrodestra: il gruppo formato da Lega, Fi, FdI e Cambiamo! di Toti ottiene il 47,4%. Pd, Italia Viva, Sinistra, Verdi e +Europa, invece, si fermano al 30,8%. Ma la sorpresa è che se centrosinistra e M5s si alleassero, riuscirebbero a superare per numero di consensi la formazione del centrodestra: otterrebbero la maggioranza assoluta dei voti, con il 50,8% dell’elettorato disposto a dar loro la propria preferenza.

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