Laura Boldrini lascia LeU e passa al Pd «per aprire un dialogo con tutti quei mondi che non si sentono più rappresentati»

«Questa destra va contrastata grazie all’azione di un grande soggetto politico capace di incidere sulla società, che si batta contro ogni forma di disuguaglianza sociale, territoriale e di genere»

«Vado con il Pd perché vuole aprire un dialogo con tutti quei mondi che, ieri e oggi, non si sentono più rappresentati e recuperare la fiducia dei giovani che non vanno più a votare».


Motiva così la sua scelta, l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, durante un’intervista a Repubblica, rendendo così noto il suo passaggio da Liberi e Uguali alle scuderie dem.


La Boldrini ha scelto di passare al Pd dopo aver maturato la decisione «nel tempo», ha sottolineato. Lasciando dunque intendere che si tratta di una scelta ben ponderata.

Per la senatrice, infatti, non è più il momento dei «piccoli partiti e di fare troppi distinguo. A forza di farlo rischiamo solo di estinguerci».

In più, la neo esponente dem ha spiegato quanto la destra vada sfidata e contrastata grazie all’«azione di un grande soggetto politico capace di incidere sulla società, che si batta contro ogni forma di disuguaglianza sociale, territoriale e di genere».

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