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Whirlpool: mille tute blu in piazza per manifestare. Re David: «Qui le multinazionali lasciano il deserto» – Il video

04 Ottobre 2019 - 13:45 Giulia Marchina
Rocco Palombella, capo della Uilm, attacca la multinazionale americana e sollecita un intervento del premier, Giuseppe Conte

Un corteo di circa 1200 persone è partito stamattina da piazza della Repubblica, a Roma, fino ad arrivare sotto al ministero dello Sviluppo Economico. Cgil-Fiom, Usb, Fim e Uilm al fianco dei lavoratori della Whirlpool che hanno sfilato per manifestare contro la cessione del polo lavorativo di Napoli, inscenando un finto funerale all’oggetto simbolo dell’azienda, la lavatrice.

Il corteo coincide con il nuovo sciopero di gruppo di 8 ore e accompagna le tute blu – arrivate con circa 18 autobus da ogni parte d’Italia, di cui 6 solo da Napoli e 3 da Caserta – a fare tappa al Mise, sede della trattativa che da metà maggio impegna il governo, dove una delegazione di operai sarà ricevuta per un incontro preliminare con i funzionari del ministero.

Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, attacca la multinazionale americana e sollecita un intervento del premier, Giuseppe Conte: «Conte intervenga perché nella vertenza Whirlpool c’è bisogno di un’azione di governo forte, unica e corale. Salvare Napoli si può.

La vendita del sito campano avrebbe una ricaduta pesantissima sul territorio tra lavoratori diretti, commercializzazione e indotto», ha detto in un’intervista ad Adnkronos.

Il discorso di Francesca Re David

«L’altissima adesione allo sciopero – spiega Francesca Re David, segretaria generale della Fiom – è un fatto rilevante perché l’azienda ha firmato un accordo con il governo e le parti sociali, e oggi propone la chiusura di uno stabilimento».

Per Re David «un disimpegno su Napoli è un progressivo disimpegno della multinazionale anche in Italia e in Europa» e «uno stabilimento chiuso al sud è uno stabilimento che non riapre».

Quindi, aggiunge la segretaria generale della Fiom, «ci aspettiamo che l’azienda torni indietro. Noi non stiamo andando al tavolo con l’azienda. Non riconosciamo quella procedura». Per Re David «l’Italia non è terra da depredare». Le multinazionali, aggiunge, «vanno e vengono in questo paese senza pagare alcun prezzo e lasciando il deserto».

La segretaria conclude annunciando che mercoledì 9 ottobre, una delegazione di rappresentanti dei sindacati saranno ricevuti a Palazzo Chigi dal premier, Giuseppe Conte.

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