Mattarella ricorda i due poliziotti morti a Trieste. «La nostra vita si sviluppa grazie a tante persone sconosciute» – Video

Pierluigi Rotta, 34 anni e Matteo Demenego 31, hanno perso la vita nella sparatoria nella Questura di Trieste. Il presidente della Repubblica ha voluto rendere omaggio ai due «servitori dello stato»

Alla cerimonia per i 180 anni della ferrovia Napoli-Portici, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare e rendere onore ai due poliziotti morti in una sparatoria alla Questura di Trieste.


Il discorso

Il presidente l’ha voluto fare ricordando quanto il singolo cittadino deve all’intera collettività: «La nostra vita si sviluppa e procede grazie all’azione quotidiana di tante persone sconosciute: servitori dello stato, servitori della nostra comunità. Come i due agenti della Polizia di Stato ieri assassinati a Trieste».


Frasi a cui è seguito un lungo tributo da parte del pubblico. «Questo applauso di affetto, di riconoscenza e di dolore – ha continuato Mattarella – esprime il sentimento che in queste ore del nostro Paese per quanto è avvenuto a Trieste».

La sparatoria

I due poliziotti morti nella sparatoria a Trieste si chiamavano Pierluigi Rotta, 34 anni, e Matteo Demenego, 31 anni. Sono stati uccisi da Alejandro Augusto Stephan Meran, 29 anni, dominicano, affetto da disturbi psichici. Meran era stato portato in questura per il furto di uno scooter quando è riuscito a sottrarre le pistole a entrambi gli agenti e a sparare prima di tentare la fuga.

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