Sparatoria in Questura a Trieste, c’è un video. L’omicida «era lucido e ha sparato 16 volte»

Meran, nel corso della sparatoria, ha mostrato «lucidità» portando avanti «l’azione aggressiva» che ha causato la morte dei due poliziotti

Quei momenti concitati, quei colpi di pistola (che hanno portato alla morte di due poliziotti durante una sparatoria nella Questura di Trieste) sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. A dirlo è il Questore Giuseppe Petronzi che parla di «fasi estremamente concitate e al tempo stesso drammatiche»


Fasi che «hanno testimoniato la capacità di risposta dell’apparato che è riuscito a rendere inerte e a fermare la persona immediatamente, scongiurando la possibilità che potesse fare danni peggiori».


Strage sfiorata

«Strage sfiorata? È un dato di fatto» ha aggiunto il Questore. L’omicida «aveva delle armi in pugno»: «Fortunatamente e tragicamente c’eravamo solo noi poliziotti, quindi fortunatamente non erano esposte altre persone. La potenzialità era tale che il bilancio avrebbe potuto essere più tragico».

16 colpi di pistola

A documentare una parte della sparatoria ci sarebbero le telecamere dell’atrio e dell’esterno della Questura, già sequestrate dall’autorità giudiziaria. Dal conflitto a fuoco col personale di guardia al tentativo di fuga di Alejandro Stephan Meran che ha sparato 16 colpi (mentre gli agenti, rispondendo al fuoco, ne hanno esplosi 6).

L’autopsia sui corpi dei due poliziotti sarà effettuata a partire dalla metà della prossima settimana. Solo dopo saranno celebrati i funerali.

«Io li ricordo come due colleghi molto educati, sempre corretti, mai una parola fuori posto, disponibili e preparati» ha detto il Commissario capo Stefano Veronese, dirigente Volanti della Questura di Trieste. «Mi fido ciecamente dei miei uomini – ha ribadito – e so che tutti i miei uomini sono preparati professionalmente e hanno anche delle doti umane non indifferenti».

L’omicida era «lucido»

Meran, stando a ciò che si legge sul decreto di fermo, nel corso della sparatoria all’interno della Questura, ha mostrato «lucidità» portando avanti «l’azione aggressiva». Rilevata, dunque, l’assenza di riscontri oggettivi su una possibile malattia psichica dell’uomo.

Nessun disturbo psichico accertato

Secondo gli inquirenti, le uniche prove in merito a un presunto disagio psichico provengono dalle testimonianze dei familiari e sono, dunque, di parte. Verifiche verranno fatte solo in un secondo momento oppure nel caso in cui dalla Germania dovessero giungere atti o documenti che comprovino i presunti disagi psichici dell’omicida.

Agente ferito in buone condizioni

Mentre i due poliziotti sono deceduti, rimangono stazionarie le condizioni di Meran, ricoverato nel reparto di Medicina d’urgenza e curato con terapia farmacologica. Attualmente è piantonato in ospedale dalle forze dell’ordine.

Buone le condizioni del poliziotto ferito durante la sparatoria. L’agente – operato due sere fa alla mano sinistra – è ricoverato nel reparto di ortopedia. Entrambi sono ricoverati all’ospedale di Cattinara.

Foto in copertina: Andrea Lasorte per Ansa

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