Milan, Pioli scaccia il passato interista: «Non ho i social, obiettivo Champions League»

Intensità e spregiudicatezza, la ricetta del nuovo allenatore. Gazidis: «Salvato il club dalla D»

‘Vincere e bisogna vincere’. Lo slogan di Stefano Pioli va dritto al sodo e suona più pragmatico rispetto al ‘Testa alta e palleggio’ invocato (invano) da Marco Giampaolo, suo predecessore al Milan. Pioli ha un obiettivo, ambizioso: la rincorsa al quarto posto. «Ci sono 31 partite e c’è tanto spazio per fare bene. Dobbiamo lottare per cercare di andare in Champions. Questo è poco ma sicuro».


Tifoso interista? Da bambino

Pioli dovrà battere gli avversari e pure lo scetticismo di una parte della tifoseria rossonera. Quella più accesa si è scatenata sui social con l’hastag #pioliout, contestando al nuovo allenatore i trascorsi (giovanili) da tifoso nerazzurro: «Non ho social, se trovate qualche profilo non è mio – chiarisce il nuovo allenatore rossonero -. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Il passato è passato. E’ come confondere un ragazzino di 13 anni e un uomo maturo, pelato e con la barba. I giudizi dovranno essere su quello che farò e non su quello che ero da bambino quando ancora non avevo le idee chiare».


Gazidis: salvato il Milan dalla D

Nella conferenza stampa di presentazione di Pioli si è appalesato anche lo stato maggiore del Milan. Il presidente Gazidis ha ricordato di ‘Aver saltato il club dal fallimento e dalla serie D’ e di voler riportare comunque il Milan in alto. Il duo Boban-Maldini si è, invece, soffermato sull’esonero di Giampaolo. «Non funzionava – dice Maldini -. Esonerare ora può essere un azzardo, ma non possiamo considerare questa stagione già persa». Gli fa eco Boban: «Una sconfitta per tutti, ma abbiamo preso una decisione che crediamo giusta per il club. Spalletti? Io non parlo di Spalletti. La nostra scelta è stata Pioli».

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