Alta tensione in Catalogna, migliaia tornano in piazza: petardi contro la polizia, i Mossos caricano la folla – Il video

Secondo giorno di proteste dopo le condanne ai 12 indipendentisti catalani

Migliaia di manifestanti sono di nuovo in piazza nel centro di Barcellona per protestare contro le condanne emesse dai tribunale spagnolo nei confronti dei leader catalani. Un folto gruppo è arrivato davanti alla sede della delegazione del governo nel capoluogo catalano, blindato e circondato dai Mossos d’Esquadra.


Secondo i media spagnoli, alcuni manifestanti hanno tentato di rompere il cordone di sicurezza all’ingresso del palazzo. La polizia ha risposto con alcune cariche mentre dalla folla partivano lanci di petardi e altri oggetti.


La polizia ha caricato i dimostranti a Barcellona e Girona dopo che questi hanno tentato di entrare nelle locali rappresentanze del governo di Madrid. Lo riportano media spagnoli. A Barcellona due persone sono state arrestate, scrive El Pais. Immagini in diretta tv dalla capitale catalana mostrano manifestanti che urlano a poca distanza dalla polizia, schierata in assetto antisommossa.

L’ordine di arresto

La procura di Bruxelles ha ricevuto il nuovo ordine di arresto europeo emesso dal giudice Pablo Llarena contro l’ex presidente catalano, Carles Puigdemont. Ma la richiesta di consegna del leader indipendentista a Madrid è scritta solo in spagnolo e i regolamenti belgi richiedono che sia tradotta in inglese o in almeno una delle tre lingue ufficiali del paese: francese, fiammingo o tedesco. Lo riferiscono i media spagnoli.

Il risultato del caos linguistico è che la giustizia belga non potrà procedere all’arresto di Puigdemont, nè prenderà misure precauzionali nei suoi confronti, fino a quando non avrà ricevuto le traduzioni. Llarena, giudice istruttore del processo ai leader indipendentisti catalani condannati ieri dalla Corte Suprema Spagnola, si è impegnato a inviare i documenti tradotti la settimana prossima.

«Una volta ricevute le traduzioni dell’ordine europeo di arresto – fa sapere la procura belga – l’ufficio procedera’ all’analisi dei documenti». Puigdemont, riferisce la stampa spagnola, ha dichiarato di non avere intenzione di fuggire dal Belgio: «Attraverso i miei avvocati, sono a completa e assoluta disposizione. Conoscono il mio indirizzo, la mia disponibilità a essere presente quando lo richiedono e quindi non ci saranno problemi», ha detto Puigdemont.

Continuano nella notte gli scontri tra polizia e dimostranti a Barcellona, dove secondo la Vanguardia «i Jardinets de Gracia sono diventati il punto focale» dei disordini «con gli agenti e i manifestanti che lottano per ogni palmo di terreno». Ci sono barricate e falò. Intanto, una carica è stata lanciata contro manifestanti che si erano rifugiati negli accessi dell’ospedale Parc Taulí nella città di Sabadell.

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