Non lo aveva fatto salire in taxi, Soumahoro: «Pace fatta, il tassista mi ha chiesto scusa»

«Oggi ci siamo incontrati e mi ha chiesto scusa», dice il sindacalista postando la foto con il tassista

Tutto è bene quel che finisce bene. «Lui è Stefano, il tassista che giorni fa mi ha impedito di salire sul suo taxi. Oggi ci siamo incontrati e mi ha chiesto scusa». A darne la notizia sui social è lo stesso protagonista della storia, Aboubakar Soumahoro, dirigente sindacale italo-ivoriano della Usb, da anni impegnato nella lotta per i diritti dei braccianti, è uno dei volti più noti del sindacalismo radicale.


Qualche giorno fa aveva denunciato il comportamento di un tassista a Roma che gli aveva detto: «Tu sali davanti o non entri nel mio taxi». «Scuse che ho accettato: Il perdono è una virtù che va esercitata perché libera l’anima e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza», dice ora Soumahoro postando la foto con l’autista del taxi.


«Tu sali davanti o non entri nel mio taxi, mi ha detto a Roma un
autista», aveva denunciato giorni fa il sindacalista su Twitter. «Questa ingiustizia va denunciata: non rappresenta migliaia di tassisti che lavorano con fatica e professionalità», aggiunge.

Foto Aboubakar Soumahoro/Facebook

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