Identificati gli autori della truffa a nome di Nadia Toffa: avevano raggirato un prete

Avevano chiesto il versamento di «un’imposta» per sbloccare una presunta donazione dell’ex conduttrice delle Iene

Un nuovo risvolto sulla truffa a nome di Nadia Toffa: sono stati identificati i due autori del raggiro a spese di un sacerdote bresciano. Si tratta di un uomo italiano e di una donna cinese, che sarebbero riusciti a estorcere un’importante somma di denaro all’uomo fingendosi esecutori delle volontà dell’ex conduttrice de Le Iene morta la scorsa estate a causa del cancro.


Subito dopo i funerali della Toffa, il sacerdote aveva ricevuto la telefonata di un presunto funzionario di banca che gli aveva comunicato che la famiglia Toffa aveva espresso la volontà di donare 100mila euro alla sua parrocchia. Per avviare le pratiche per ottenere la somma, il prelato avrebbe dovuto contattare uno studio notarile indicatogli dal «funzionario».


A quel punto il sacerdote si era messo in contatto con quello che gli era stato indicato come notaio, che ha richiesto di versargli, mediante bonifico bancario, una somma di denaro pari al 5% della donazione. Il «notaio» gli aveva spiegato che si trattava di un’imposta necessaria a sbloccare il pagamento.

Il religioso si è reso conto di essere stato raggirato solo dopo aver effettuato il bonifico, quando ha telefonato alla famiglia Toffa per ringraziarla. Ha quindi denunciato la truffa. Gli inquirenti hanno identificato gli autori, entrambi con precedenti penali. Anche il conto corrente su cui era versata la somma è stato bloccato con l’intento di restituire alla vittima quanto le era stato illecitamente estorto.

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