Buffagni (M5s): «Mandiamo via chi usa il Movimento 5 Stelle come un taxi»

Alla vigilia dell’arrivo della manovra in commissione Bilancio, il numero due del Mise sostiene che la norma che stanziava 100 milioni di euro per le indennità dei ministeri sia saltata per volere del M5s

Di fronte alle critiche interne al Movimento 5 Stelle, un altro esponente del governo si schiera in difesa dell’unità del M5s: «Dobbiamo avere la forza di dire a qualcuno, come diceva Beppe (Grillo, ndr) di andare a quel Paese, a chi sta usando il M5S come un tram, un taxi. Lo ha fatto, bene, ma ora lasciateci lavorare in pace», sostiene il vice-ministro dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni.


Alla vigilia dell’arrivo della manovra in commissione Bilancio, il numero due del Mise sostiene che la norma che stanziava 100 milioni di euro per le indennità dei ministeri sia saltata per volere del M5s: «Destiniamo piuttosto quei fondi alle imprese per l’assunzione di giovani».


E sul provvedimento che riguarda le auto aziendali (tassa al 60% per i dipendenti che usano macchine aziendali, che scenderebbe al 30% per chi usa quelle elettriche, fortemente criticata anche da Italia Viva) aggiunge: «La norme sulle auto aziendali è stata modificata grazie al nostro intervento ma a me non piace, per me non è abbastanza, così si fa pagare solo chi già paga». Fino al 31 dicembre la battaglia a colpi di emendamenti, tra i partiti di maggioranza, si sposterà in parlamento.

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