Ore drammatiche? La mossa di Salvini: «Ora un comitato di salvezza nazionale. Se salta PopBari salta la Puglia e l’Italia»

Brusca accelerata sulla situazione dell’istituto di credito pugliese, dopo il nulla di fatto del Cdm di ieri sera che avrebbe dovuto approvare un decreto di salvataggio da un miliardo

La crisi della banca Popolare di Bari rischia di esplodere con conseguenze per l’economia nazionale dai risvolti potenzialmente devastanti. Un pericolo che ha spinto anche Matteo Salvini a sotterrare l’ascia di guerra con il governo per trovare una soluzione sul salvataggio della banca: «Se vogliamo salvare l’Italia, fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale».


«Se salta la popolare Bari – ha aggiunto da Milano – salta la Puglia e salta l’Italia. Stiamo vivendo un momento drammatico, non penso sia più il momento delle polemiche».


«Non penso sia più il momento della polemica – ha detto Salvini – Faccio un appello a tutti quelli che hanno a cuore il futuro dell’Italia, fermatevi, fermiamoci. Sediamoci attorno a un tavolo. Scegliamo alcuni interventi urgenti comuni, ridisegniamo le regole, salviamo il Paese che altrimenti rischia di affondare».

«Se vogliamo salvare l’Italia fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale. Se no questi – ha detto riferendosi al Governo – fan fallire una banca al giorno e fuggire un’impresa al giorno e questo da italiano non l’accetto. Se salta popolare Bari salta la Puglia e salta l’Italia».

E che la situazione sia grave lo conferma anche il premier Giuseppe Conte, che da Bruxelles ha ammesso di non aver fatto cenno sulla crisi di PopBari nelle ultime 24 ore per evitare effetti sulle Borse: «Per la prima volta ieri ho dovuto essere omissivo, l’ho fatto per non creare allarme con i mercati aperti e per il segreto d’ufficio. Perché in realtà ero stato avvertito della procedura di Bankitalia per il commissariamento della Popolare di Bari. Quindi mi scuso con tutti i cittadini».

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