Caso Gregoretti, Di Maio: «Voteremo per l’autorizzazione a procedere contro Salvini»

Secondo il ministro degli Esteri, il caso Gregoretti e il caso Diciotti sarebbero profondamente diversi

Il Movimento 5 Stelle voterà per l’autorizzazione a procedere nei confronti del segretario della Lega Matteo Salvini. A confermarlo è il capo politico Luigi Di Maio, durante la puntata di Porta a Porta in onda oggi 18 dicembre.


Ieri il leader del Carroccio aveva comunicato in diretta Tv che il Tribunale dei Ministri di Catania aveva chiesto l’autorizzazione a procedere contro di lui, per il reato di sequestro di persona relativo al blocco di 131 migranti a bordo della nave Gregoretti lo scorso luglio.


«Non si tratta di fare o non fare un favore a qualcuno», ha detto il capo politico del Movimento Luigi Di Maio, ospite a Porta a Porta. «Stiamo parlando di una nave bloccata a luglio, quando gli altri Paesi europei che venivano chiamati si offrivano per la redistribuzione dei migranti», spiega oggi il leader grillino.

La Giunta

Domani, 19 dicembre, la Giunta delle Immunità del Senato esaminerà alle ore 13:30 la domanda di autorizzazione. Il relatore sarà Maurizio Gasparri.

Cosa c’è di diverso con il caso Diciotti, quando il Senato votò invece per “salvare” Salvini dall’autorizzazione a procedere con 237 voti e lo stesso governo, di cui Di Maio e Salvini erano vicepremier, si prese la responsabilità “politica” delle decisioni sulla nave della Marina Militare?

Si tratta, dice Di Maio, di due casi differenti. « Il caso Diciotti fu un atto di governo perché l’Ue non rispondeva e servì ad avere una reazione, che poi arrivò. Quello della Gregoretti, dopo un anno, fu invece un atto di propaganda, perché il meccanismo di redistribuzione era già rodato e i migranti venivano redistribuiti in altri Paesi Ue. È questa la differenza enorme tra i due casi, la differenza enorme tra la realtà e la bugia».

Alle parole di Di Maio ha replicato il deputato leghista Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno durante il mandato di Salvini. «Il commento di Di Maio sulla vicenda Gregoretti è da piccolo uomo», ha detto. «Più che l’onore potè la poltrona.»

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