Decreti Sicurezza, Zingaretti: «Si cambiano a gennaio». Salvini: «Non si toccano, pronti al referendum»

Il segretario del Pd: «E non chiamiamoli “decreti sicurezza” perché con la sicurezza non avevano niente a che fare». Il leader della Lega: «Pronti a raccogliere un milione di firme»

«Come ha già annunciato la ministra dell’Interno Lamorgese, i decreti Salvini si cambiano a gennaio. E non chiamiamoli “decreti sicurezza” perché con la sicurezza non avevano niente a che fare». È perentorio il segretario del Pd Nicola Zingaretti, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, in una puntata intitolata: “Zingaretti alza la voce”.


«Forse si sarebbe potuto fare prima ma siamo entrati dentro il tunnel della legge di bilancio e non è stato possibile», aggiunge Zingaretti. «Ma intanto – prosegue per restare in tema sicurezza – fatemi dire che questo è l’unico governo che ha raddoppiato le risorse per il contratto delle forze dell’ordine e pagato gli straordinari a polizia e carabinieri».


È del tardo pomeriggio l’annuncio di guerra del segretario della Lega Matteo Salvini a proposito dei decreti Sicurezza: «Se il Pd vuole modificarli, togliendo poteri a sindaci e forze dell’ordine, e facendo ripartire il business legato all’immigrazione clandestina – afferma il leader del Carroccio – siamo pronti a raccogliere un milione di firme degli italiani per indire un referendum su sicurezza e immigrazione».

E a pochi giorni dal verdetto della giunta per le elezioni e l’immunità di Palazzo Madama, atteso per il 20, il segretario leghista torna sul caso Gregoretti: «Non processeranno me, ma milioni di italiani che vogliono un Paese ordinato e sicuro», ribadisce nel corso di un comizio in centro a Modena.

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