Napoli, scontro tra treni nella metropolitana: 5 feriti, nessuno è grave. Macchinista sotto choc

Sono in corso le indagini dei carabinieri, a Napoli, per fare luce sullo scontro tra treni della linea 1 della metropolitana avvenuto stamattina nei pressi della stazione di Piscinola.


La circolazione dei convogli è bloccata, su disposizione dell’autorità giudiziaria. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Napoli, sta cercando di mettere in luce la dinamica dell’accaduto.


Non si sa ancora se si è trattato di un errore umano o se si è verificato un guasto nel sistema che regola la circolazione dei convogli.

Sono complessivamente cinque le persone – ferite lievemente – che sono state trasportate in ospedale in seguito allo scontro dei treni della metropolitana di Napoli. Dalle notizie trapelate alle prime ore di questa mattina, 14 gennaio, sembrava che fossero due i feriti, e in gravi condizioni.

Secondo quanto conferma il responsabile del 118 nonché referente regionale sanitario delle maxi emergenze, Giuseppe Galano, ad essere trasferiti all’ospedale Cardarelli sono i due macchinisti: uno per trauma toracico e l’altro per trauma cervicale, entrambi non sono ritenuti gravi.

Ci sono poi contusi, uno per un trauma lombo sacrale ed un altro per contusioni agli arti inferiori che sono stati trasferiti al Cto. Ed ancora un’altra persona è stata ricoverata per trauma alla mano. Altri passeggeri sono stati medicati sul posto per escoriazioni e soccorsi per lo choc grazie al posto medico che è stato immediatamente attivato.

L’incidente

Il macchinista del treno partito dal binario 2, coinvolto nell’incidente tra due treni che transitavano sul binario 1 della Linea 1 della metorpolitana di Napoli, è sotto choc ed è stato portato nell’ospedale Cardarelli di Napoli da un’ambulanza.

Secondo quanto si è appreso lamentava dolori a una gamba. Le sue condizioni di salute e quelle di altre nove persone, tutti passeggeri, anche loro trasportati nello stesso nosocomio, sono al vaglio dei sanitari.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e il 118. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto sembrerebbe che non sia stato rispettato il segnale di stop dal treno che dal deposito si stava immettendo sul binario 1 e che si è scontrato con il convoglio che stava viaggiando sullo stesso binario per entrare nella stazione di Piscinola.

E’ stato questo treno che ha poi urtato quello con numerosi passeggeri a bordo partito poco prima dal binario 2 della stessa stazione.

Intorno alle 7 di questa mattina, sulla linea 1 della metropolitana di Napoli, appena fuori dalla stazione Piscinola è avvenuto uno scontro tra un treno vuoto che dal deposito si stava immettendo sul binario 1 che si è scontrato con un altro con passeggeri, che viaggiava sullo stesso binario e che si apprestava a entrare in stazione.

Il primo bilancio è stato di un ferito per trauma toracico da schiacciamento potrebbe essere il macchinista di uno dei due treni, ed è stato ricoverato all’ospedale Cardarelli, mentre un altro ferito, forse una ragazza, passeggera su uno dei treni, e al Cto. Tutti gli ospedali della zona collinare sono stati allertati per altri feriti, ma si tratterebbe di casi lievi contusioni o piccoli traumi.

A darne la notizia è stata l’Azienda Napoletana Mobilità. Inizialmente – come raccontato da Fanpage.it – non erano chiari i motivi di questa interruzione di servizio. Per ora, tutte le corse effettuate su quella tratta sono state temporaneamente interrotte.

Non è ancora noto quando riprenderà il normale servizio di trasporto pubblico anche perché gli inquirenti dovranno fare chiarezza sulla dinamica della vicenda. Nessuna grave conseguenza, comunque, per i passeggeri, rimasti sballottati dalla brusca fermata. Solo uno dei macchinisti è rimasto lievemente ferito.

Le stazioni interessate sono tre: Piscinola (capolinea), Chiaiano e Frullone, ovvero la zona nord di Napoli, mentre dalla stazione di Colli Aminei e fino a Garibaldi i convogli erano regolarmente in viaggio.

Immagine in copertina: Lo scontro tra le vetture | Ansa Foto

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