Gregoretti, lo strappo della Casellati: la giunta per le immunità vota lunedì su Salvini. Ira del Pd

Il capogruppo Pd al Senato Marcucci: «Casellati alla fine ha gettato la maschera: ha votato insieme alla destra». Salvini: «Se lunedì decideranno che devo essere processato andrò in tribunale a testa alta»

La Giunta per le immunità del Senato voterà lunedì 20 gennaio l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini per il caso Gregoretti. A deciderlo, la Giunta per il regolamento che ha approvato l’ordine del giorno del centrodestra fissando la data per lunedì 20, nonostante i 30 giorni perentori su cui c’è il voto unanime siano in scadenza oggi. Alla votazione ha partecipato anche la presidente del Senato Elisabetta Casellati, votando a favore.


«Sulla Gregoretti nessun rinvio. Ottimo: la maggioranza Pd-5Stelle-Renzi-Conte non potrà scappare dal giudizio degli italiani, a partire da calabresi ed emiliano-romagnoli», dice la senatrice Erika Stefani a nome dei componenti leghisti della giunta per le immunità.


«Se lunedì, come pare – perché i numeri ce li hanno a favore, Pd, Renzi e 5 Stelle – decideranno che devo esser processato, andrò in quel tribunale a testa alta, sicuro di rappresentare la maggioranza del popolo italiano», così ha dichiarato in mattinata il leader della Lega consultato da Telelombardia.

Sul tavolo del dibattito c’era l’ipotesi della maggioranza di far slittare il voto a dopo le elezioni del 26 gennaio in Emilia Romagna, ipotesi che evidentemente non ha trovato seguito. Prima di questo verdetto, la maggioranza aveva concluso le riunioni con un atto di protesta, abbandonando la giunta come critica alla decisione del presidente Maurizio Gasparri di mettere ai voti una richiesta di ulteriori documenti anche in assenza dei senatori Grasso e Giarrusso.

L’ira del Pd: «Casellati non è super partes»

Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato, dopo la decisione di votare il lunedì 20 gennaio ha usato toni duri in Aula e pubblicato un post Facebook al vetriolo.

«Da oggi è certificato, dai suoi atteggiamenti e dalla sua volontà di esprimersi che la presidente del Senato non è più super partes e ha deciso di entrare, per motivi suoi che riteniamo non sufficienti, di scendere pesantemente nell’agone politico diventando un presidente Senato di parte. La presidente ha gettato la maschera, ha fatto un colpo di mano. La consideriamo una situazione gravissima per il Paese».

Il Pd diserterà la Giunta delle immunità il 20 gennaio? «Non lo so, ne ragioneremo. Di sicuro la Giunta si riunisce in modo illegittimo», ha risposto ai giornalisti il capogruppo del Pd Andrea Marcucci al termine della Giunta per il regolamento del Senato. «Ma la cosa più grave – ha aggiunto – è che noi avevamo proposto che si riunisse oggi per completare il nostro lavoro, ma evidentemente questa cosa non era di gradimento. Così hanno fatto un colpo di mano gravissimo. Siamo molto preoccupati per la democrazia».

Casellati: «Respingo le accuse sulla mia terzietà»

Dopo le accese polemiche circolate sul voto di Casellati, la presidenza del Senato ha diffuso una nota per rispedire al mittente le accuse mosse dal Pd che vede nella posizione espressa dalla presidente l’intenzione di allinearsi «con la destra per convocare la giunta per le immunità»:

«Elisabetta Casellati respinge con forza ogni ricostruzione dei fatti che in qualche modo possa mettere in discussione la terzietà della sua azione ovvero connotarla politicamente, perché non si può essere terzi solo quando si soddisfano le ragioni della maggioranza e non esserlo più, quando si assumono decisioni che riguardano il corretto funzionamento del Senato».

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