Il mea culpa di Vespa: «Lo spot di Salvini? Una svista. Me ne assumo la responsabilità»

Il giornalista ha ammesso che l’intervento di Salvini è stato più lungo di quello di Zingaretti «per una svista della redazione»

Dopo le polemiche sull’intervento di Matteo Salvini nel lancio del programma Porta a Porta, durante l’intervallo della partita Juventus-Roma, Bruno Vespa fa mea culpa. «Gli spot con Zingaretti e con Salvini sono andati entrambi in onda nell’intervallo delle partite di Coppa Italia. Per una svista della redazione – di cui mi assumo come sempre la responsabilità – il tempo di parola di Salvini è stato maggiore di quello di Zingaretti (che ha condiviso lo spazio con Giorgia Meloni) e di maggiore impatto politico», ha scritto Vespa in una nota. Il giornalista ha assicurato: «Proporrò alla direzione di Raiuno di riequilibrare le posizioni ‪domani sera‬ nello spot di Porta a porta che andrà durante Don Matteo». «Secondo le tradizioni di Porta a porta ieri e oggi Nicola Zingaretti e Matteo Salvini sono stati nostri ospiti entrambi per 53 minuti. Identico tempo in video e in voce abbiamo dato a Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, non trascurando di dar brevemente voce anche alle liste minori», continua la nota. Le critiche a Vespa per l’intervento di Salvini erano arrivate dal Pd.  «A Salvini consentito dalla Rai un solitario comizio durante l’intervallo della partita Juventus-Roma in piena campagna elettorale per l’Emilia-Romagna. Mai così in basso, altro che libertà e autonomia e lo chiamano servizio pubblico», aveva detto Nicola Zingaretti.


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