Coronavirus, le tappe dei turisti cinesi contagiati: dopo Milano, sono stati anche a Firenze

I due cittadini cinesi, ricoverati allo Spallanzani di Roma, sono passati anche da Firenze. Lo rende noto la Regione Toscana

Continuano a essere stabili le condizioni dei due turisti cinesi contagiati dal Coronavirus e ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma nella notte del 30 gennaio. L’uomo di 67 anni e sua moglie di 66 erano atterrati a Malpensa e avrebbero dovuto proseguire il loro viaggio in Italia da Roma a Sorrento per poi fermarsi a Cassino assieme ad altri venti turisti cinesi.


Secondo le prime ricostruzioni la coppia, dopo essere atterrata a Malpensa, sarebbe stata a Parma, Verona e sulla Costiera Amalfitana (secondo l’agenzia Dire) e anche a Firenze, come reso noto dalla Regione Toscana che «ha immediatamente attivato l’indagine epidemiologica, per individuare i possibili contatti a rischio (contatto stretto, ravvicinato e continuo)». Il resto della comitiva, con cui viaggiavano marito e moglie, è stata fermata a Cassino e scortata fino allo Spallanzani di Roma.


«È improbabile – dichiara Danilo Tacconi, direttore di malattie infettive Asl Toscana sud est – che i due cittadini cinesi possano aver contagiato altre persone nelle varie città visitate, perché il virus si trasmette solo con un contatto molto ravvicinato (“contatto stretto”), con il quale si intende, secondo le indicazioni ministeriali, esposizione dovuta ad assistenza sanitaria, compresa assistenza diretta a pazienti affetti da coronavirus, lavorare con operatori sanitari infettati, visitare pazienti o permanere nello stesso ambiente di un paziente con coronavirus, lavorare a stretto contatto, viaggiare o vivere nella stessa casa di una persona con coronavirus».

Foto in copertina di archivio | Ansa

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