Coronavirus, a Roma i venditori abusivi di mascherine: dieci euro al pezzo

I “trafficanti di mascherine” sostano appena fuori dalla stazione, ma anche nelle vicinanze dei binari, così da intercettare i viaggiatori in ingresso nella Capitale

Non solo biglietti per i concerti o ingressi allo stadio a cifre stellari. La nuova frontiera del bagarinaggio abbraccia ora il settore sanitario. «Una mascherina a dieci euro», è l’offerta che gira nei pressi della stazione Termini, a Roma. Le mascherine, molto usate da quando l’epidemia di Coronavirus cinese si è velocemente propagata anche in Europa, sono richiestissime nelle ultime settimane. Così a Termini c’è chi non ha perso tempo e ha messo in piedi un efficace commercio di mascherine anti-coronavirus.


Complici la psicosi di massa e le scorte che iniziano a scarseggiare nelle farmacie, i “trafficanti di mascherine” si fanno trovare vigili e pronti alla vendita appena fuori dalla stazione, ma anche nelle vicinanze dei binari, così da intercettare i viaggiatori in ingresso nella Capitale. Mostrano la mercanzia a chi arriva e cercano di aggirare chiunque si dica un minimo interessato.


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