Foggia, alunno cinese allontanato dalla scuola: «Serve il certificato medico»

E sulla chat dei genitori si scatena la psicosi da coronavirus: «Prego le persone che hanno messo in giro certe voci sulla nostra salute di mio figlio di non dire sciocchezze. Lunedì mio figlio tornerà a scuola», ha detto la madre del piccolo

Ha 8 anni il bimbo di nazionalità cinese che non potrà tornare sui banchi di una scuola di Cerignola, in provincia di Foggia, se non esibendo un certificato medico. Il dirigente scolastico – come racconta La Gazzetta del Mezzogiorno – ha chiesto alla famiglia di procedere a una visita pediatrica per accertarsi che l’allievo sia in buona salute. Nonostante le indicazioni del ministero dell’Istruzione di non escludere dalla frequenza scolastica gli alunni rientrati dalla Cina.


Il bimbo era stato in Cina

Il piccolo, otto anni, nato in Italia, è tornato nel nostro Paese il 23 gennaio, dopo essere stato per oltre due settimane a Wenzhou, in Cina, nella parte sud-orientale della provincia cinese dello Zhejiang a circa 800 chilometri da Wuhan, focolaio dell’epidemia del Coronavirus.


Nonostante i 14 giorni di osservazione appena trascorsi (e le buone condizioni di salute di tutta la famiglia), la scuola non si fida e vuole essere certa che stiano tutti bene, come spiega la referente di Educazione alla Salute dell’Ufficio Scolastico Territoriale Titti Gambatesa: «Non è un atto di discriminazione. La scuola deve avere delle certificazioni che garantiscano la salute pubblica, questa procedura rispetta la norma vigente e il dirigente scolastico ha operato tenendo in conto la salute pubblica».

Il servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Foggia, però, precisa che avrebbero dovuto «ricevere una segnalazione» così da «contattare il medico curante»: «Di certo, tranne che per i casi accertati, non c’è obbligo di quarantena».

Psicosi da coronavirus

Ma il caso dell’allievo cinese allontanato dalla scuola è diventato un vero e proprio allarme sociale, forse a seguito della diffusione virale di un messaggio scritto in una chat di genitori. «Prego le persone che hanno messo in giro certe voci sulla nostra salute di non dire sciocchezze: lunedì prossimo mio figlio tornerà a scuola, ha detto la madre del piccolo che spiega di aver «fatto tutti i controlli e di stare bene. Non siamo mica pazzi!».

Un allarmismo, del tutto ingiustificato, che ha causato problemi anche al loro esercizio commerciale, che si è svuotato: «La gente ha paura e queste voci sono pericolose», spiega la donna. Oggi il bimbo verrà visitato da un pediatra: «Abbiamo accettato per tranquillizzare tutti, su di noi accuse di gente ignorante».

Foto in copertina di repertorio

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