Torna la banda di ladri più amata dello streaming: è in arrivo “La Casa di Carta 4” – Il trailer

Dopo aver occupato la zecca di Stato, il gruppo era entrato nel Banco de España, luogo in cui è conservato tutto l’oro di Spagna

Tute rosse e maschere di Dalì. Un binomio imprescindibile per la banda di rapinatori più celebre e amata di sempre. La Casa di Carta sta per tornare. Ancora 29 giorni di attesa – la data di uscita è prevista per il 3 aprile – e ritroveremo Rio, Stoccolma, Denver, Tokyo, Nairobi che lotta tra la vita e la morte – non spoilereremo per i meno fanatici – e tutti gli altri scapestrati del gruppo.


Dopo aver occupato la zecca di Stato, nella terza stagione avevano alzato il tiro, entrando nel Banco de España, luogo in cui è conservato tutto l’oro di Spagna. Un’operazione delicata che ha portato a scontri mai visti e a qualche defezione. La Casa di carta con la quarta stagione già attesissima, si prepara a riaffermarsi come la serie tv non anglofona più vista della piattaforma di streaming Netflix.


Ma attenzione, perché potrebbe non essere questo il capitolo finale. Nei mesi scorsi, Itziar Ituño, l’attrice che interpreta l’ispettrice Raquel Murillo diventata poi la rapinatrice Lisbona, per amore del Professore, ha messo la pulce nell’orecchio al pubblico, dopo un’intervista rilasciata a El Pais: «Le persone vogliono che vada bene. È un colpo bellissimo. E questo è diventato un fenomeno. Stiamo girando la quarta stagione e il mio fiuto mi dice che non finisce qui».

Ci si prepara dunque, al ritorno di cattivi a cui abbiamo imparato a voler bene, che ci hanno fatto vacillare tra il concetto di bene e male, che hanno messo in discussione la nostra etica, cosa confermata anche dal regista, Álex Pina:

«La serie gioca apertamente con l’etica e con il continuo oscillare tra bene e male e mette lo spettatore in un’empatia diversa a seconda dei momenti e delle scelte dei personaggi», spiegava al debutto della seconda stagione».

«Abbiamo lavorato molto con un materiale sociale di grande attualità: lo scetticismo e con un sentimento diffuso in questo momento: la delusione – raccontava Pina -. Delusione nei confronti del nostro governo, della banca centrale, con la politica sui migranti, sul commercio, sulle tematiche ambientali. Sarà colpa della crisi del 2008 o della sfiducia nei confronti del sistema ma la delusione ha generato una mancanza di speranza in molte generazioni, per questo la serie ha trovato tanta adesione. È Davide contro Golia e lo spettatore sta sempre dalla parte di Davide».

In copertina: il trailer de “La Casa di Carta” | Netflix, pagina ufficiale

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