Coronavirus, il “paziente 1” respira autonomamente: Mattia, il 38enne di Codogno, passa alla terapia subintensiva

Il 21 febbraio scorso le condizioni dell’uomo erano state definite «molto gravi»

Mattia, il 38enne ricoverato prima all’ospedale di Codogno e poi a Pavia, è stato trasferito dalla terapia intensiva a quella subintensiva. Migliorano dunque le condizioni del manager dell’Unilever, definite lo scorso 21 febbraio «molto gravi» dal direttore dell’ospedale di Codogno Vincenzo Filippini. Ad annunciarlo oggi, il 9 marzo, l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera. Mattia è stato “stubato” – come si dice in gergo -, perché ha iniziato a respirare autonomamente. La moglie del “paziente uno”, anche lei positiva al Coronavirus e ricoverata all’ospedale Sacco di Milano, è tornata a casa già da qualche giorno. È incinta all’ottavo mese e la gravidanza sta procedendo senza problemi.


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