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Dopo il giovedì nero da coronavirus, le Borse rimbalzano: Milano apre in rialzo

In calo anche lo spread fra Btp e Bund ha però quest'oggi aperto in netto calo. Il differenziale segna 236 punti contro i 251 segnati ieri in chiusura dopo essere salito fino a 266 punti base, ai massimi da giugno 2019

Dopo la giornata nera per le Borse europee e per Wall Street, in conseguenza dell’emergenza Coronavirus, i mercati sembrano accennare una ripresa. Sono infatti in rialzo i future sulle Borse del Vecchio Continente, dopo il tonfo dei listini di ieri. Aprono in forte rialzo Parigi (+4,7%), Francoforte (+3,49%), Londra (+3,2%) e Madrid (+6,5%). Milano balza in avanti con il Ftse Mib che guadagna il 6,9% a 15.825 punti. Diversi titoli sono rimasti in pre-apertura non riuscendo a fare prezzo per eccesso di rialzo. Tra questi Buzzi, Leonardo, Mps, Ubi e Banca Generali. Nel nostro Paese, dopo il profondo rosso di Piazza Affari che ieri ha segnato il suo peggior risultato di sempre, con l’indice Ftse Mib che ha chiuso in calo del 16,9% a 14.894 punti, lo spread fra Btp e Bund ha però quest’oggi aperto in netto calo. Il differenziale segna 236 punti contro i 251 segnati ieri in chiusura dopo essere salito fino a 266 punti base, ai massimi da giugno 2019. Il rendimento del titolo decennale è pari all’1,76%.

Per la giornata di oggi la Consob ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto di 85 titoli azionari. La decisione non ha precedenti per l’ampiezza dei titoli coinvolti ed è stata adottata in applicazione del regolamento Ue, tenuto conto della variazione di prezzo registrata dai titoli nella giornata del 12 marzo 2020. «Il provvedimento è in vigore nella seduta borsistica di venerdì 13 marzo 2020, sul mercato MTA di Borsa Italiana, per l’intera giornata di negoziazione. Il divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli». Intanto anche le borse asiatiche hanno chiuso in rosso dopo il tonfo di Wall Street che ha registrato il peggior calo dal Black Friday del 1987. I mercati risentono della minaccia del coronavirus sull’andamento dell’economia globale. Crolla Tokyo che chiude in calo del 6,08%, ai minimi in 30 anni. Le Borse cinesi hanno ripreso quota e hanno ridotto le perdite nel finale di seduta: l’indice Composite di Shanghai chiude con un calo dell’1,23%, a 2.887,43 punti, mentre quello di Shenzhen perde l’1,08%, a quota 1.798,98.

L’Autorità cinese di regolamentazione del settore bancario e assicurativo cinese ha reso noto oggi che banche e istituzioni finanziarie avevano aumento di oltre 1.400 miliardi di yuan (200 miliardi di dollari) i prestiti a supporto della lotta all’ epidemia. Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 105,40 e sull’euro a 118,20.

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