Coronavirus, tragico sospetto del sindaco di Bergamo: «Da noi 348 morti più della media, i conti del contagio non tornano»

Secondo quanto scrive Gori su Twitter, ci sarebbero stati nelle ultime settimane 212 morti sospette, alcune delle quali potrebbero essere avvenute per il Covid-19

Bergamo è la città italiana più colpita dall’epidemia Coronavirus, secondo i dati diffusi ieri si contavano 7.072 contagiati. Proprio oggi, 26 marzo, il governatore della Lombardia ha lanciato l’allarme, dicendosi preoccupato dai nuovi numeri. «Nella Regione siamo sui 2.500 casi in più», ha detto Fontana.


Tante anche le vittime. L’immagine dei camion dell’esercito che attraversano la città per portare via i morti, che il cimitero cittadino non può più accogliere, è diventata ormai simbolo dell’emergenza italiana. Ma il numero delle vittime potrebbe persino essere peggiore dei dati ufficiali. A lanciare il sospetto lo stesso sindaco della città. Giorgio Gori afferma che nelle ultime settimane a Bergamo ci sono stati 212 morti sospette, alcune delle quali potrebbero essere per il Covid-19.


«Dall’1 al 24 marzo, i decessi dei residenti sono stati 446: 348 più della media degli ultimi anni (98). I decessi ufficialmente dovuti a Covid-19 nel periodo sono 136. Ce ne sono 212 in più. Con una mortalità all’1,5-2%, i contagiati in città sarebbero tra 17 e 23mila», scrive il primo cittadino.

Anche il sindaco di Nembro, Claudio Cancelli, e l’amministratore delegato del centro medico Sant’Agostino, Luca Foresti hanno lo stesso sospetto. Sul Corriere della Sera hanno pubblicato uno studio relativo proprio al comune del Bergamasco.

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