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Coronavirus, gli Stati Uniti superano l’Italia e la Cina: sono il Paese con più casi al mondo

26 Marzo 2020 - 22:35 Redazione
«E chi lo sa quali sono davvero i numeri in Cina?». È stata la reazione di Donald Trump che ha aggiunto: «È un tributo alla nostra capacità di fare test»

Usa

Con 82.404 casi, gli Stati Uniti superano l’Italia e la Cina per numero di contagi. Un dato, quello riportato dalla Johns Hopkins University, che fa balzare gli Usa al primo posto dei Paesi più colpiti, a seguire la Cina dove sono stati registrati 81.782 casi dell’inizio dell’epidemia Coronavirus. Il nostro Paese scala così al terzo posto con 80.539 casi totali (dato di oggi della Protezione civile). I morti negli Stati Uniti sono 1.178, secondo quanto riporta il New York Times.

Il più colpito è lo Stato di New York dove sono stati registrati quasi 40mila casi. Secondo il governatore Cuomo, sono stati registrati 7mila casi in 24 ore e circa 100 morti in più, che ha portato il totale a 385 vittime. Per il sindaco De Blasio, almeno metà della città sarà contagiata.

Donald Trump continua comunque a insistere sulla necessità di far ripartire al più presto il Paese. «Dobbiamo cominciare al più presto a riportare l’America al lavoro», ha detto Trump e ha spiegato che, secondo lui, bisogna individuare le aree meno colpite da dove far ripartire l’attività. Per quanto riguarda il primato degli Stati Uniti per numero di persone contagiate, il presidente ha minimizzato insinuando che non sono noti i numeri reali in Cina. «E chi lo sa quali sono davvero i numeri in Cina?», ha detto Donald Trump che ha aggiunto: «È un tributo alla nostra capacità di fare test».

Le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti sono balzate a quota 3,283 milioni di unità rispetto alle 282.000 della scorsa settimana. Il dato – che, come si vede dal grafico, non è neanche lontanamente paragonabile alla crisi del 2008 – è peggiore delle attese degli analisti, che scommettevano su 1,7 milioni.

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Intanto, il Senato ha approvato all’unanimità lo «storico» piano da 2.000 miliardi di dollari per sostenere l’economia degli Stati Uniti, asfissiata dalla pandemia da coronavirus che ha già causato oltre 1.000 vittime nel Paese. Il testo – che è il risultato di un duro negoziato tra senatori e Casa Bianca – ha ricevuto il sostegno di tutti i democratici e repubblicani presenti in Senato (96 voti a favore, zero contrari). A questo punto dovrà essere approvato dalla Camera dei rappresentanti controllata dai dem, con un voto previsto per domani. Poi dovrebbe esserci la promulgazione del presidente Donald Trump.

Trudeau: «Trump vuole militarizzare il confine»

Il premier canadese Justin Trudeau ha denunciato che Trump vuole militarizzare il confine tra Canada e Stati Uniti. Secondo Trudeau, il presidente Usa per contenere la diffusione del coronavirus vorrebbe schierare militari a 40 chilometri del confine canadese. In Canada si registrano 3878 casi positivi.

Il Canada ha approvato un piano da 69 miliardi di euro (107 miliardi di dollari canadesi) per far fronte all’emergenza Coronavirus. Metà della somma sarà stanziata per aiuti diretti alle persone e alle imprese, l’altra metà per i differimenti dei pagamenti fiscali. Il piano prevede lo stanziamento di circa 1300 euro al mese per quattro mesi ai lavoratori rimasti senza lavoro.

Germania

In Germania sono stati registrati più di 6mila nuovi casi in un giorno, dato che porta a 43.646 il numero totale dei contagiati, 239 le vittime.  Il ministro della Salute Jens Spahn ha affermato che i tedeschi sono davanti «alla quiete prima della tempesta».

Brasile

Salgono a 2.915 i casi in Brasile, sono 77 i morti e 194 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Secondo i media locali, nelle ultime 24 ore c’è stato un boom di nuovi contagi e nuovi decessi. Lo Stato di San Paolo è il più colpito con 58 dei 77 morti e una crescita dei ricoveri in terapia intensiva del 42%.

Venezuela

In Venezuela si registra una prima vittima per il Coronavirus. Lo ha annunciato la vicepresidente esecutiva del Venezuela, Delcy Rodríguez. Si tratta di un uomo di 47 anni che soffriva di una patologia polmonare cronica. A Caracas è stato confermato un altro caso di Covid-19. Il totale dei contagiati nel Paese è 107.

Turchia

Salgono a 3.629 i casi in Turchia, sono 1.196 i contagi registrati nelle ultime 24 ore. Altre 16 persone sono decedute, portando a 75 il totale delle vittime. Lo ha annunciato il ministro della Salute turco Fahrettin Koca

«No agli Eurobond, non sono lo strumento adatto»

Il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, è stato chiaro: «Non ritengo che gli Eurobond siano lo strumento giusto», ha detto a un forum su youtube, secondo quanto riferisce Bloomberg. Anche nella bozza di conclusioni del Consiglio europeo – che è stato sottoposto ai capi di Stato e di governo – non c’è alcun riferimento agli Eurobond, ma si parla invece del meccanismo europeo di stabilità: «Prendiamo nota del progresso fatto dall’Eurogruppo sul sostegno per la crisi della pandemia e lo invitiamo a definire senza ritardi e sviluppare le specificazioni tecniche necessarie. La nostra risposta terrà conto della natura senza precedenti dello choc covid-19 che colpisce tutti i nostri Paesi e sarà intensificato, se necessario, con ulteriori azioni in modo inclusivo, alla luce degli sviluppi, al fine di fornire una risposta globale». Da notare però il passo che evidenzia che saranno usati gli strumenti Ue per sostenere l’azione (degli Stati) «per sostenere le economie e alleviare i problemi sociali e di occupazione» connessi all’emergenza coronavirus.

La nostra risposta terrà conto della natura senza precedenti dello choc covid-19 che colpisce tutti i nostri Paesi e sarà intensificato, se necessario, con ulteriori azioni in modo inclusivo, alla luce degli sviluppi, al fine di fornire una risposta globale». Da notare però il passo che evidenzia che saranno usati gli strumenti Ue per sostenere l’azione (degli Stati) «per sostenere le economie e alleviare i problemi sociali e di occupazione» connessi all’emergenza coronavirus.

La Cina chiude le frontiere

Le misure drastiche in Cina non sono finite. Questa volta sono finalizzate a proteggersi dai casi di contagio fuori dal Paese. Per questo il governo cinese ha disposto la chiusura delle frontiere a tutti gli stranieri sottoposti a visto, che rappresentano la stragrande maggioranza. La notizia è stata riportata dai media locali.

Situazione ormai sotto controllo in Cina secondo i dati della Commissione sanitaria nazionale cinese (Nhc), che nell’ultimo bollettino registra ancora una volta l’assenza di nuovi casi nel Paese. Crescono invece i contagi di ritorno, con 67 nuove persone riscontrate positive e sei nuove vittime, di cui cinque nella provincia dell’Hubei, primo focolaio dell’epidemia. In totale finora i morti in Cina sono stati 3.287, i contagi totali 81.285, di questi i guariti sono stati 74.051.

In Svizzera oltre 10 mila contagi e 169 morti

La Svizzera ha ormai i superato i 10mila casi positivi di coronavirus mentre il numero delle vittime è ormai salito a 169. Per contenere la diffusione del virus la Confederazione ha proibito i raggruppamenti di più di cinque persone ma non ha disposto finora misure di isolamento della popolazione.

Oltre la metà dei contagiati nel mondo è in Europa

L’Europa ospita più della metà dei casi di Coronavirus registrati in tutto il mondo. A fare il calcolo è l’Agence France-Presse (Afp), che parla di oltre 250 mila contagiati dichiarati ufficialmente. Secondo la mappa della Johns Hopkins University, i casi globali si aggirano attorno ai 480mila.

Russia

La Russia ha deciso di fermare tutti i voli internazionali per contenere la diffusione del Coronavirus. Lo ha annunciato il governo di Mosca. In un messaggio alla nazione ieri 25 marzo, il presidente Vladimir Putin ha disposto dal 28 marzo al 5 aprile lo stop di tutte le attività non essenziali. Rinviato anche il voto previsto per il 22 aprile sulla riforma costituzionale, che potrebbe permettere a Putin di restare in carica fino al 2036.

Australia

Non c’è ancora certezza su come potranno rientrare i numerosi giovani italiani con visto temporaneo per specializzati, che in Australia lavorano soprattutto nella ristorazione. In tanti sono stati licenziati, dopo la chiusura delle attività per l’emergenza sanitaria e non hanno accesso ai sussidi sociali previsti per i residenti. L’ambasciata italiana di Canberra fa sapere che «al momento non sono previsti voli speciali di rientro verso l’Italia dall’Australia», mentre si continua a lavorare per mantenere aperte le tratte ancora attive. I periodici in lingua italiana Il Globo di Melbourne e La Fiamma di Sydney citano fonti dell’ambasciata che confermano la presenza di voli fino al 15 aprile della Qatar Airways, che continua a operare regolarmente in Australia, mettendo a disposizione dei viaggiatori di rientro in patria biglietti in economy con il 10% di sconto.

Regno Unito

Partita in netto ritardo, in termini di contagio, la Gran Bretagna conta ad oggi oltre 11 mila casi di Coronavirus e più di 460 decessi – solo oggi ne sono stati registrati 100. Nei prossimi giorni la curva dei contagi sarà destinata a impennarsi. «Ci aspettiamo uno tsunami continuo», ha detto Chris Hopson – numero uno di nhs Providers, società che rappresenta i manager del sistema sanitario britannico – alla Bbc.

Il principe Carlo di Galles è risultato positivo al test sul Coronavirus. Il principe, che ha 71 anni, ha confermato la diagnosi. Come riportano fonti ufficiali della famiglia reale, «Carlo ha mostrato sintomi lievi, rimanendo comunque in buona salute». Negli ultimi giorni, il principe ha lavorato da casa «come al solito». Anche Camilla ha fatto il test, ma per ora il risultato sembra essere negativo. Entrambi sono ora in isolamento nella loro tenuta in Scozia. Il Parlamento inglese ha chiuso da stasera, 25 marzo, al 21 aprile, in anticipo di una settimana rispetto alla pausa di Pasqua. Sfiorano i 10mila i contagi nel Regno Unito, con un picco di 1.452 nelle ultime ore di nuovi casi di positività. I morti nel Paese sono 465, 43 le persone morte nelle ultime 24 ore.

Francia

In Francia sono stati registrati quasi 3mila nuovi casi di contagio, il totale supera ora i 25mila. Nelle ultime 24 ore sono stati 231 i decessi, i morti nel Paese salgono così a 1.331. Nella serata del 25 marzo la Francia ha deciso di ritirare le sue truppe dall’Iraq a causa della pandemia di coronavirus. Lo si apprende da fonti ufficiali.

Oms: i medici italiani sono degli eroi

«Ammiriamo i nostri colleghi in Italia, sono degli eroi. Stanno lottando con forza e coraggio. Noi approviamo e sosteniamo le misure prese dall’Italia contro il Coronavirus», ha detto Michael Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria dell’Oms nel consueto briefing sul Covid-19. «L’Italia sta facendo tutto il possibile. L’impegno del governo è davvero incredibile. E non solo: anche l’impegno dei cittadini è straordinario», ha detto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Spagna

In Spagna è risultata positiva la vicepremier Carmen Calvo: era stata sottoposta al test dopo essere stata ricoverata in ospedale per un’infezione respiratoria. Nel Paese i morti per Coronavirus hanno superato i 3 mila, quasi 42 mila invece i contagi. Secondo l’ultimo bilancio, le vittime sono oltre 3.600. Il governo spera intanto di vedere i primi effetti dell’isolamento imposto una settimana fa. Ieri, 24 marzo è stato il giorno peggiore sotto il profilo del numero delle vittime, salito di 514 unità in 24 ore. Con questo dato la Spagna ha superato la Cina come numero di morti causati dal coronavirus.

Olimpiadi rinviate al 2021

Il Cio ha ufficializzato con un comunicato la notizia anticipata dal premier giapponese Abe: «I Giochi sono rinviati al 2021, non oltre l’estate, per salvaguardare la salute degli atleti e di tutti i partecipanti. Manterranno il nome di Giochi olimpici e paralimpici Tokyo 2020». La fiamma
olimpica rimarrà in Giappone. I Giochi dell’anno prossimo «saranno la testimonianza della sconfitta del virus», ha ancora commentato Shinzo Abe.

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