Coronavirus, più di 300 mila contagi negli Usa. Positiva anche una tigre dello zoo del Bronx. Il discorso della Regina Elisabetta: «Ci uniamo a tutti i Paesi del mondo in uno sforzo comune»

In tutto il mondo i casi sono più di 1,2 milioni. Ricoverato il premier inglese Boris Johnson. Il discorso della Regina Elisabetta: «Spero che coloro che verranno dopo di noi possano dire dei Britannici di questa generazione che sono stati forti come»

Continua a salire il numero dei contagi e dei decessi a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, in giro per il mondo. I casi hanno superato quota 1,2 milioni (1.237.420), mentre il numero dei morti superano i 67.000 (nello specifico 67.260). Lo rende noto la Johns Hopkins University nel suo ultimo bollettino, in cui l’università americana specifica anche che le persone guarite sono 252.944.


Regno Unito

Il primo ministro inglese ricoverato in ospedale

Dopo essere stato trovato positivo al Coronavirus la scorsa settimana, il premier inglese Boris Johnson è stato ora ricoverato in ospedale. Un portavoce ha chiarito che il primo ministro continua ad avere «sintomi persistenti» e che si tratta di misure precauzionali.

La Regina Elisabetta: «Spero che negli anni a venire tutti possano essere orgogliosi di come hanno risposto a questa sfida»

«Vi parlo in un tempo che so essere di crescente difficoltà: un tempo di sconvolgimento nella vita del nostro Paese che ha portato dolore ad alcuni, problemi economici a molti ed enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi». Per la quarta volta nei suoi 68 anni di regno, la regina Elisabetta, quasi 94 anni, si è rivolta ai cittadini e ai Paesi del Commonwealth per parlare della crisi Coronavirus.

Sua Maestà ha riconosciuto «il dolore, la paura e le difficoltà finanziarie» che i britannici stanno affrontando durante questo periodo di sconvogimento». La regina Elisabetta ha incoraggiato i suoi sudditi di fronte all’emergenza Coronavirus, auspicando che tutti sappiano agire in modo da poter essere «orgogliosi negli anni a venire». «Io spero – afferma – che coloro che verranno dopo di noi possano dire dei Britannici di questa generazione che sono stati forti come». Intanto l’epidemiologo Neil Ferguson, dell’Imperial College di Londra, ha fatto sapere che ci vorranno ancora tra sette e dieci giorni prima che l’epidemia nel Regno Unito raggiunga il suo picco e la curva dei casi cominci ad appiattirsi. Il suo team ha delineato nelle settimane scorse modelli allarmanti di potenziale diffusione del virus, che hanno alla fine convinto il governo ad accelerare sulla strada di un lockdown radicale. Nel Regno Unito i casi sono ora 42.479, con 4.320 morti e 215 guariti.

USA

Una tigre ospitata nello zoo del Bronx, a New York, è risultata positiva al test del Coronavirus. La tigre malese ha 4 anni ed è il primo animale a risultare positivo negli Usa. Sotto osservazione anche tre altre tigri e tre leoni con gli stessi sintomi. Si sospetta siano state infettate da un dipendente del giardino zoologico. Il numero di casi accertati negli Stati Uniti è arrivato a 321.762, oltre il doppio di Spagna e Italia e quattro volte quelli della Cina. Picco anche nei decessi che arrivano a 9.132. Un impennata nei decessi nelle ultime 48 ore che ha messo in allerta il capo del servizio sanitario pubblico americano Jerome Adams: «Ci aspetta la settimana più dura e più triste, sarà un “Pearl Harbor moment” o come l’11 settembre», ha detto Adams, ribadendo le parole del presidente Donald Trump, che ha ammesso come ci saranno «molti morti nelle prossime settimane». «La situazione è incredibile e mai vista finora», aveva detto.

Trump: «Ci saranno molti morti»

Nel suo briefing quotidiano alla Casa Bianca, il presidente americano Donald Trump ha avvertito che l’epidemia da Coronavirus causerà molte vittime. «Ci saranno molti morti nelle prossime settimane», ha detto il capo della Casa Bianca. E ha aggiunto come sia «una situazione incredibile, non si è mai vista una cosa simile».

«Questa sarà probabilmente la settimana più dura, tra questa settimana e la prossima settimana», ha detto Trump. «Ma ci sarebbero stati molti più morti se non avessimo fatto tutto ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo», ha aggiunto il presidente americano: «Ogni decisione che stiamo prendendo è fatta per salvare vite umane, questa l’unica cosa che per noi conta. Vogliamo che perdano la vita meno persone possibile». Il presidente americano ha inoltre deciso di inviare mille militari per aiutare la città di New York a gestire l’emergenza: «Saranno impiegati dove c’è più necessita».

Secondo i dati della Johns Hopkins University, sono 312.076 le persone contagiate negli Stati Uniti. Intanto, dal mondo di Hollywood Leonardo Di Caprio ha lanciato una campagna per aiutare chi non riesce a sfamarsi durante questo periodo di emergenza. La raccolta fondi, organizzata insieme a Laurene Powell Jobs, Apple e alla Ford Foundation, si chiama America’s Food Fund e ha raccolto già 12,5 milioni di dollari. Il denaro verrà devoluto due associazioni che si occupano di nutrire le popolazioni del mondo: Feeding America e World Central Kitchen (WCK).

Giappone

Nuovo record di contagi da Coronavirus a Tokyo. Nella capitale giapponese i nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore sono 130, un numero che supera il record di ieri di 118, dopo aver oltrepassato per la prima volta i 100 contagi in un solo giorno. Con i casi di oggi, 5 aprile, il totale delle persone risultate positive nella capitale supera quota 1.000. Con gli aumenti costanti di casi, continuano quindi le pressioni da più parti all’amministrazione del premier Shinzo Abe per decretare lo stato di emergenza. Nonostante l’assenza di un lockdown, per il secondo fine settimana di fila a Tokyo le strade sono semi-deserte: i cittadini hanno raccolto volontariamente l’invito della governatrice Yuriko Koike a restare a casa e a non uscire se non per i servizi essenziali.

Spagna

Calano i nuovi morti in Spagna. I decessi sono scesi a 674 nelle ultime 24 ore, 135 meno di ieri, il numero più basso degli ultimi nove giorni. Nel complesso i morti nel Paese sono 12.418, 130.759 i casi, 6.023 contagi in più nelle ultime 24 ore. E con un trend in calo il premier spagnolo Pedro Sánchez sta pensando a un piano per la “fase 2” del contenimento dell’epidemia con test di massa e isolamento degli asintomatici. Sánchez ha quindi annunciato ai titolari delle amministrazioni locali la consegna fra oggi e domani di un milione di test, e ha intanto chiesto loro che indichino al governo, entro mercoledì, dati precisi sulle residenze di anziani, la fascia della popolazione più vulnerabile.

Serbia

Nelle ultime 24 ore in Serbia si sono registrati altri 284 casi di Coronavirus e 7 decessi legati al Covid-19. Rispettivamente, le cifre totali sono salite a 1.908 e 51. Delle ultime sette vittime, 5 erano uomini e 2 donne: la loro età media era di 64,2 anni, tutti con altre malattie pregresse. Per l’epidemiologo Predrag Kon, i contagi nel Paese sono ancora in fase ascendente e per questo è assolutamente necessario attenersi alle restrizioni imposte ed evitare i contatti. Nel fine settimana il coprifuoco che vige ogni giorno dalle 17 alle 5 viene esteso dalle 13 del sabato alle 5 del lunedì.

Israele

I casi positivi di Coronavirus hanno raggiunto in Israele la cifra di 8.018. A dare la notizia è il ministero della Sanità, secondo cui al momento 127 malati sono ricoverati in condizioni gravi, 106 dei quali sono in rianimazione. Le vittime sono state complessivamente 46, mentre le guarigioni 477. «Israele si trova ad un bivio», ha affermato il premier Benyamin Netanyahu «e le giornate di Pasqua, ha ammonito, possono essere di importanza critica per il Paese. Tutti devono quindi restare in casa e celebrare la Pasqua in forma intima».

Libia

La Libia registra altri 7 nuovi casi di Coronavirus che portano il totale dei contagi confermati a 18. A dare la notizia è il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie. Finora nel Paese nordafricano il virus ha provocato un morto.

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