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Coronavirus, ancora 464 vittime (ieri erano 437): il totale sale a 25.549. Ulteriore calo dei malati: -851 in 24 ore – Il bollettino della Protezione civile

23 Aprile 2020 - 18:07 Redazione
I guariti aumentano per il terzo giorno di seguito: sono 3.033. Calano dunque i ricoveri: i pazienti in ospedale sono 22.871 (ieri erano 23.805), di cui 2.267 in terapia intensiva (ieri erano 2.384)

Il bollettino del 23 aprile

L’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione civile segna un nuovo deciso calo nel numero dei pazienti attualmente positivi al Coronavirus. La discesa del numero dei malati di Covid-19 è iniziata con i dati del 20 aprile, quando il calo era di -20 persone, il 21 aprile era stata molto più consistente, arrivando a 528 unità, il 22 aprile era stata di -10. Oggi gli attualmente positivi diminuiscono di -851 e sono in totale 106.848 (ieri erano 107.699). In leggero aumento il numero delle vittime: si registrano 464 nuovi morti, mentre ieri erano 437. Il totale delle persone decedute in Italia a causa del Covid-19 supera quota 25mila, arrivando a 25.549.

Complessivamente, i casi totali di persone colpite dal Covid-19 dall’inizio del monitoraggio dell’epidemia sono arrivati a quota 189.973, con un incremento di +2.646 in un giorno (ieri erano 187.327): il calo è significativo visto che ieri l’incremento era di +3.370. Quanto ai tamponi, sono stati effettuati 66.658 in 24 ore, il totale dei test effettuati è dunque arrivato a quota 1.579.909. Da evidenziare che nel grafico della Protezione civile compare per la prima volta la colonna dei “casi testati”, da tempo richiesta da più parti: il totale risulta essere a quota a quota 1.052.577.

Quanto alle guarigioni, nelle ultime 24 ore sono guariti 3.033 pazienti, per un totale di 57.576. In calo i ricoveri: i pazienti in strutture ospedaliere in generale oggi sono 22.871 (ieri erano 23.805), di cui 2.267 in terapia intensiva (ieri erano 2.384). Le persone in isolamento domiciliare in tutta Italia sono invece 81.710.

Borrelli: «Numeri particolarmente confortanti»

Per la prima volta i «numeri sono particolarmente confortanti: il numero di dimessi e guariti supera il numero di nuovi casi nel paese», ha commentato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli facendo il punto sui dati del contagio nella conferenza stampa del giovedì.

Locatelli: «L’indice di contagiosità “R con zero” è sceso tra lo 0,5 e lo 0,7%»

L’annuncio più importante è quello dato dal presidente del Consiglio superiore della Sanità. L’ “R con zero”, l’indice di contagiosità del Coronavirus, «è sceso a una percentuale compresa tra lo 0,5 e lo 0,7», lo ha confermato Franco Locatelli, al fianco di Borrelli in conferenza stampa nella sede della Protezione civile. Locatelli ha anche evidenziato che a partire dal 5 aprile, «c’è sempre stata una riduzione nel numero dei pazienti ricoverati con la sola eccezione di una giornata. E dal 3 aprile c’è stata costantemente ogni giorno una riduzione del numero dei pazienti che erano ricoverati in terapia intensiva».

Per Locatelli è fondamentale però che le scuole restino chiuse, perché riaprirle significherebbe «riportare l’indice di contagio, l”R con Zero”, ben sopra l’1», anche se «la decisione spetta al ministro e al governo». «La scelta di raccomandare e di mantenere le interruzioni delle lezioni – ha spiegato – è stata dettata dal fatto che la riapertura delle scuole in concomitanza con il ripristino delle attività produttive avrebbe comportato l’andare oltre, e non di poco, l’incide di R con zero oltre l’uno”.

Quanto alle notizie circolanti a proposito delle prime sperimentazioni di vaccini sull’uomo, Locatelli ha invitato alla cautela. Ci vorranno «dei mesi prima di poter pensare alla commercializzazione di un vaccino» e per capire quanto «potrà durare la protezione», ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità sottolineando che «oggi c’è evidenza che due potenziali vaccini negli Usa, uno in Inghilterra, uno in Germania e uno in Cina sono a una fase avanzata di sviluppo. Ma deve essere chiaro che ciò non significa affatto un’imminenza di commercializzazione, ma messa a punto di approcci vaccinali in grado di sviluppare una risposta immunologica protettiva per chi verrà sottoposto al vaccino».

Ieri e oggi a confronto

L’andamento dei nuovi contagi negli ultimi 10 giorni

I positivi Regione per Regione

In base ai dati ufficiali della Protezione civile, il numero di persone al momento positive al SARS-CoV-2 è così distribuito di regione in regione:

I casi (totali) provincia per provincia

Il parere degli esperti:

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