In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERICinaCoronavirusSanitàUSA

Coronavirus, gli Usa contro la Cina: «Ha nascosto il virus per fare scorta di materiale sanitario»

03 Maggio 2020 - 23:42 Redazione
Sono quasi 3,5 milioni le persone contagiate nel mondo, secondo la Johns Hopkins University, mentre il bilancio delle vittime è salito a 243.829

Oltre 3,48 milioni di contagi in tutto il mondo. E più di 246mila vittime. Sono questi gli ultimi dati disponibili a livello globale sulla pandemia scatenata dal Coronavirus. Il numero più alto di contagi è stato registrato negli Stati Uniti, dove questo dato ha raggiunto quota 1,15 milioni. Seguono Spagna e Italia, entrambe attorno ai 200mila casi di contagio.

Usa

Non si fermano le accuse degli Stati Uniti alla Cina. Secondo un documento del dipartimento di Stato americano ottenuto da AP, i leader cinesi «hanno intenzionalmente nascosto la gravità» della pandemia. Secondo il report la Cina avrebbe aumentato le importazioni e diminuito le esportazioni di forniture mediche. Il rapporto afferma inoltre che la Cina ha tenuto nascosto il virus all’Organizzazione mondiale della sanità per gran parte di gennaio, in modo da poter ordinare forniture mediche dall’estero.

Pompeo: «Il virus arriva dai laboratori di Wuhan»

EPA/CHRIS KLEPONIS / POOL

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo punta il dito contro i laboratori cinesi di Wuhan, colpevoli – a suo dire – di aver sprigionato il virus. «Ci sono numerose prove sul fatto che il Coronavirus arrivi dal laboratorio di virologia di Wuhan», ha detto nel corso di un’intervista al canale tv Abc. «La Cina ha fatto tutto quello che ha potuto per tenere il mondo all’oscuro sul Coronavirus». La Cina «ha fatto tutto quello che ha potuto per assicurarsi che il mondo non sapesse in modo tempestivo» del Coronavirus: «Questo è un classico sforzo di disinformazione comunista», ha aggiunto Pompeo.

Il bilancio delle vittime e dei contagi negli Usa

Epa/Chris Kleponis | Il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump

Continua l’andamento altalenante del dato delle vittime di Coronavirus negli Stati Uniti, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.435 morti su oltre 1,3 milioni di contagiati. Il totale dei decessi, secondo la Johns Hopkins University, sono saliti a 66.368. Nel mese di aprile gli Stati Uniti hanno visto morire un americano ogni 44 secondi, secondo il calcolo fatto dalla Cnn. New York resta lo Stato più colpito dalla pandemia, con 24.035 morti e 318.134 contagi.

Remdesevir disponibile

Il Remdesivir sarà disponibile all’inizio della settimana per i medici e i pazienti che ne hanno bisogno. A comunicarlo è Daniel O’Day, l’amministratore delegato di Gilead Sciences, la società che produce il farmaco contro l’Ebola e utile per il trattamento del Covid-19. Abbiamo donato l’intera fornitura che abbiamo” al governo americano, che deciderà – spiega O’Day – le città a cui distribuirlo e dove sono i pazienti che ne hanno bisogno.

L’appello di George W. Bush

Mentre cresce la tensione tra diversi governatori e Donald Trump sulla gestione dell’emergenza sanitaria e le modalità di ripartenza dell’economia, con la Casa Bianca sempre più favorevole a una ripartenza rapida, l’ex presidente Usa George W. Bush è intervenuto invitando all’unità contro «la minaccia condivisa» del Coronavirus.

«Ricordiamoci quanto sono piccole le nostre differenze di fronte a questa minaccia condivisa – ha detto in un video – Non siamo dei combattenti di parte. Siamo esseri umani, ugualmente vulnerabili agli occhi di Dio». Bush ha poi ricordato come «le sofferenze che sperimentiamo come Paese non sono distribuite in modo uniforme. In futuro sarà importante soprattutto prendersi cura in modo pratico degli anziani, dei malati e dei disoccupati».

Trump risponde a Bush: «Dov’era quando quando c’era l’impeachment»

Donald Trump replica George W. Bush che ha lanciato un appello all’unità di fronte alla “minaccia condivisa” del Coronavirus. Prendendo spunto da un commento di Fox sull’assenza dell’ex presidente americano durante l’impeachment, Trump ha twittato: «Non si trovava da nessuna parte quando c’era da farsi sentire contro la più grande bufala della storia americana».

Francia

La Francia non imporrà alcuna quarantena a chi – di qualunque nazionalità – entra nel Paese e proviene da altri Stati dell’Unione europea, dell’area Schengen o anche dal Regno Unito. A comunicarlo è l’Eliseo. Ieri il ministro della Salute, Olivier Véran, aveva annunciato la quarantena, prevista nelle misure del progetto di legge per la proroga dello stato d’emergenza sanitaria, “per chi entra nel territorio nazionale o arriva in un territorio d’Oltremare” o in Corsica. Sono stati 135 i morti per Covid-19 in Francia nelle ultime 24 ore, fra ospedali, case di riposo e istituti per disabili. Il totale – secondo quanto riferito dalla Direzione generale della Sanità – sale a 24.895 decessi dall’inizio dell’epidemia. Calano di poco i ricoveri, oggi a 25.815 (-12), e i pazienti in rianimazione (-8, a 3.819).

Brasile

EPA/Fernando Bizerra Jr. | Manifestanti nel giorno della Festa del Lavoro contro il distanziamento sociale a San Paolo, Brasile

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha partecipato oggi nuovamente a una manifestazione di suoi sostenitori davanti al palazzo presidenziale di
Planalto, a Brasilia. Accompagnato dalla figlia Laura, di 9 anni, senza mascherina, Bolsonaro si è avvicinato ai manifestanti, ha preso in braccio un bambino e ha aiutato i suoi sostenitori a distendere una enorme bandiera brasiliana.

I manifestanti esponevano striscioni contro il presidente della Camera, Rodrigo Maia, che deve decidere se accogliere le richieste di impeachment contro Bolsonaro, contro l’ex ministro della Giustizia, Sergio Moro, che ha accusato il presidente di “interferenze politiche” nel lavoro della polizia federale, che indaga anche sui figli di Bolsonaro, e contro la Corte suprema.
Era presente anche uno striscione che inneggiava a un “intervento militare con Bolsonaro” mentre la folla scandiva cori contro la quarantena per fronteggiare l’epidemia di coronavirus.

Il presidente brasiliano ha poi detto in una diretta Facebook di volere “una vera indipendenza dei poteri dello stato, senza interferenze”. Bolsonaro ha anche criticato nuovamente i governatori favorevoli al distanziamento sociale per fronteggiare l’epidemia di coronavirus, proprio mentre aumentano i contagi e il numero delle vittime.

Romania

La Romania si conferma il Paese dei Balcani con il numero più elevato di contagi e di vittime a causa di Covid-19. Gli ultimi dati diffusi a Bucarest danno conto di 431 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, con il totale salito a 13.163. I decessi sono stati finora in tutto 790, con dieci vittime registratesi da ieri. In serata sono giunti anche i dati aggiornati della Macedonia del Nord, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati solo cinque nuovi contagi e due morti, con i totali saliti a 1.511 e 84. I guariti sono stati 945. In tutti gli altri Paesi della regione i contagi sono in calo.

Iran

EPA/ABEDIN TAHERKENAREH

Sale a 6.203 il numero dei morti per Covid-19 in Iran, 47 in più di ieri. I contagiati aumentano invece di 976 unità, portando il totale a 97.424. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Sanità, Kianoush Jahanpour. I guariti sono 78.422. I malati in condizioni critiche sono 2.690.

Russia

Epa/Yuri Kochetkov | Una donna indossa una mascherina protettiva mentre passeggia per Mosca

Nuovo record di contagi in un giorno in Russia. In tutta la nazione sono stati registrati 10.600 nuovi contagi, un numero che ha portato il totale dei casi nella nazione a 134.687. Ora il numero di nuovi contagi in Russia è più alto di quello di qualsiasi Paese europeo. Al momento però il bilancio delle vittime resta basso: si è fermato a 1.280.

Cina

Afp/Hector Retamal | Un passeggero cinese arrivato dal Giappone indossa un mascherina

Ci sono stati due nuovi contagi in Cina rispetto al giorno precedente. Secondo la Commissione sanitaria nazionale, uno di questi è importato mentre l’altro locale. I casi totali nel Paese continuano a restare stabili a 82.877, mentre in assenza di nuovi decessi, la conta delle vittime è rimasta 4.633.

I sospetti su Pechino

Secondo un rapporto dell’alleanza di intelligence Five Eye, la Cina ha «deliberatamente nascosto o distrutto prove dell’epidemia di Coronavirus» nella prima fase dell’epidemia, «un ‘attacco alla trasparenza internazionale costata decine di migliaia di vite umane». Il Daily Telegraph riporta l’accusa dei servizi segreti di Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda, secondo la quale Pechino materialmente fatto sparire i medici che agli inizi dell’epidemia hanno avvertito dell’imminente pericolo, oltre ad aver negato agli scienziati stranieri l’accesso alle informazioni sul virus.

In copertina EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON | Una statua al Trocadero, di fronte alla Tour Eiffel, con una mascherina a Parigi, Francia, 3 maggio 2020.

Il parere degli esperti:

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti