In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERICoronavirusRegno UnitoSanità

Fase 2, anche il Regno Unito ha un “problema” con i congiunti: boom di ricerca su Google sui “non-inquilini”

Circa un terzo dei britannici dice di non aver capito le indicazioni del governo sulla Fase 2 che ha previsto regole diverse per gli incontri tra familiari, inquilini e amici

Anche il Regno Unito ha un problema con i “congiunti”. Il video-messaggio con cui domenica sera Boris Johnson ha annunciato la ripartenza per la Fase 2 ha creato scompiglio nel Paese. A partire dallo slogan «state in allerta, controlliamo il virus», più vago ed equivocabile rispetto a quello precedente con cui il governo aveva chiesto ai britannici di «stare a casa», lo scorso 23 marzo.

Almeno, questo è stato il punto di vista dei primi ministri di Scozia e Galles che hanno chiaramente detto di non aver capito cosa intendeva dire il premier. Altro punto dolente invece riguarda la possibilità di frequentarsi con amici e familiari a cui Johnson non ha fatto alcun accenno nel suo discorso, gettando in uno stato di panico collettivo i britannici che hanno chiesto una risposta a “mamma Google”.

Boom di ricerche sui “non-inquilini”

Dopo il discorso di Johnson è aumentato esponenzialmente il numero di ricerche su Google, più di 100 volte all’ora, da parte di persone che tentavano di capirci qualcosa. Ad aggiungere confusione, il ministro degli esteri Dominic Raab, improvvisandosi “ministro degli esterni” ha dato indicazioni contrastanti a diverse emittenti televisive, dicendo in un primo momento che le nuove misure sarebbero partite mercoledì anziché lunedì, e successivamente che era permesso incontrarsi con più di una persona alla volta all’aperto – congiunti, familiari e non – per poi essere smentito ufficialmente dal governo.

Il premier Boris Johnson ha tentato di chiarire su Twitter, limitandosi a dire che è permesso sedersi al sole nei parchi, senza specificare se da soli o in compagnia di chi. Ma la linea rossa sembra essere quella degli “inquilini-familiari”. Il governo ha successivamente pubblicato un documento di 51 pagine, che spiega in maggior dettaglio le misure per la Fase 2 e in cui, tra le varie cose, viene chiarito che è permesso anche fare passeggiate lontano da casa, per raggiungere luoghi di particolare bellezza, a condizione che avvenga esclusivamente in compagnia di altri membri della propria casa (“household“).

Lo stesso riguarda alcuni sport: il tennis e il golf saranno consentiti, ma soltanto tra “membri della stessa casa”. Il ragionamento non vale però per i giardini privati, nonostante siano tecnicamente “all’aperto” non sarà permesso darsi appuntamento con non-inquilini. È stata invece permessa la pesca, il nuoto nei laghi o nei fiumi e con le nuove regole sarà lecito fare un numero illimitato di esercizi all’aperto (prima era permesso una sola volta al giorno). Nel frattempo però rimarranno chiusi i negozi: il governo punta a riaprirle a giugno insieme alle scuole elementari. Per quanto riguarda il ritorno a lavoro invece chi può lavorare da casa è incoraggiato a farlo, anche se in questo caso non esistono regole precise.

Polemiche per gli assembramenti

Non sono mancate le polemiche anche sugli assembramenti che in poco tempo si sono formati nei mezzi pubblici, tanto che il premier è stato costretto a fornire ulteriori rassicurazioni, dichiarando che il governo si sta muovendo «concretamente» di concerto con i servizi di trasporto, in particolare a Londra, per far sì che venga schierato più personale di controllo agli accessi di bus, treni e soprattutto metropolitana in modo da impedire assembramenti di massa.

Nel frattempo, secondo un sondaggio YouGov circa il 44% dei britannici sarebbe a favore delle riaperture, mentre una percentuale pressoché equivalente (43%) è contraria. Ma il dato più eloquente riguarda la comprensione delle misure del Governo: soltanto il 30% infatti avrebbe capito il discorso del Premier e cosa vuole dire esattamente «rimanere in allerta» e «controllare il virus».

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti