Coronavirus, il commissario Ue Paolo Gentiloni: «Avremo un’estate con turismo in Europa e in Italia»

In Europa all’inizio «atteggiamenti inaccettabili. Ma ora la situazione è tornata alla normalità»

Sull’estate in quest’epoca di pandemia di Coronavirus sembra ottimista il commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni: «Avremo una stagione turistica estiva in Europa e in Italia, che è uno dei Paesi più attraenti d’Europa per il turismo», dice intervistato dalla Cnn. «Sicuramente non sarà lo stesso turismo degli anni scorsi, perché serviranno alcune misure di distanziamento sociale, come abbiamo imparato negli ultimi due mesi. Ma questo non vuol dire che non avremo turismo». Il punto è che «è in gioco uno dei maggiori settori economici dell’Ue. Sicuramente perderà dei ricavi quest’anno, ma l’estate è una cosa che non solo l’industria, ma anche i cittadini europei vogliono fortemente».


«L’Europa è un meraviglioso progetto incompiuto», aggiunge in serata in collegamento su La7 a Piazzapulita. «Sono speranzoso di riuscire a portare a casa in questi cinque anni di mandato una tassazione minima concorrente in tutti i paesi europei, cioè evitare che ci si faccia concorrenza attirando le imprese in alcuni paesi a discapito degli altri», dice Gentiloni. «Il volume di risorse messo in campo dal governo italiano è molto significativo», ragiona Gentiloni parlando delle misure attivate dal governo per dare delle risposte alla crisi epocale provocata dal virus.


«Il sostegno e il soccorso a imprese, famiglie e lavoratori non bastano, ci vuole anche quella voglia di rilancio e di fare che ha sempre e caratterizzato l’Italia e le imprese, quasi a prescindere dall’azione dello stato dei poteri pubblici: la voglia di innovare e rischiare in un momento in cui, dopo questa incredibile esperienza di chiusura totale e dopo i lutti e le tragedie c’e’ bisogno di uno spirito positivo, che va incoraggiato».

I tedeschi continuano ad avere sentimenti pregiudiziali nei confronti dell’Italia, chiede il conduttore Corrado Formigli. «Non credo ci siano stati atteggiamenti pregiudiziali ma atteggiamenti inaccettabili», affonda Gentiloni. «Abbiamo visto blocchi alle frontiere con code di camion, divieti di esportazione di mascherine. Gradualmente siamo tornati a una situazione normale e nelle ultime settimane sono arrivati più aiuti da paesi europei». I tedeschi sono ora più amici degli italiani rispetti ai cinesi? «Certamente sì», replica il commissario europeo.

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