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Gli Usa superano i 90mila morti. Trump: «Prendo idrossiclorochina da 10 giorni»

18 Maggio 2020 - 23:20 Redazione
Sono oltre 4.7 milioni i contagi nel mondo, secondo i dati della Johns Hopkins University, con più di 315 mila vittime. Sono gli Stati Uniti il Paese più colpito, con 1.4 casi e oltre 89 mila morti. Ma la pandemia cresce rapidamente soprattutto in Russia, con 281.752 contagi, e Brasile, quarto Paese nel mondo per infezioni dopo il Regno Unito con 241 mila casi

Usa

EPA/Stefani Reynolds | Il presidente Donald Trump

Negli Stati Uniti i contagi sono arrivati a quota 1.516.343, con 89.932 vittime, secondo i dati della Johns Hopkins University. Solo nello stato di New York sono stati registrati 22.619 decessi e 350.121 contagi. Nell’ultima conferenza dalla Casa Bianca Donald Trump ha lanciato una serie di attacchi all’Oms e ha svelato come ha scelto di prevenire l’infezione da Coronavirus, almeno per lui. Il primo attacco all’Oms è stato sui legami con la Cina. «L’Organizzazione mondiale della Sanità è stata definita un burattino di Pechino». E per questo il Presidente ha dichiarato che sta pensando di ridurre i contributi all’Oms di almeno 40 milioni di dollari, un taglio quindi che è di circa il 10% sul totale dei fondi versati solitamente dagli Stati Uniti: «Ho scelto di non fare una dichiarazione oggi. La darò loro a breve ma penso che abbiano fatto un lavoro molto cattivo nell’ultimo periodo di tempo».

Trump ha anche spiegato cosa sta usando per prevenire il Covid-19: «Da oltre una settimana e mezzo prendo l’idrossiclorochina (un antimalarico, ndr). È una pillola al giorno, cosa c’è da perdere?». Gli studi fatti a riguardo mostrano che questa sostanza non ha alcun effetto benifico certificato sul Coronavirus, anzi. In combinazione con altri farmaci rischia di risultare anche dannosa. Intanto gli Stati Uniti hanno superato i 90mila decessi. I contagi sono oltre 1,5 milioni.

Il presidente della Fed: «Esclusa una ripresa dell’economia nel breve periodo»

Il presidente della Fed, Jerome Powell, esclude una piena ripresa dell’economia degli Stati Uniti nel breve periodo, almeno finché non ci sarà un vaccino. In un’intervista alla Cbs, Powell ha stimato comunque un «rimbalzo nella seconda metà dell’anno», spiegando comunque che la crisi che affronteranno gli Stati Uniti non sarà paragonabile a quella della Grande Depressione degli anni ’30. Nonostante gli auspici della Casa Bianca, Powell ha negato di voler valutare l’applicazione di tassi di interesse negativi per sostenere l’economia americana, invitando invece la politica e quindi il Congresso a impegnarsi per tirare fuori il Paese dalla casi che è costata finora almeno 20 milioni di posti di lavoro.

«Dati positivi dai primi test sul vaccino»

Ansa | Sperimentazione su vaccino in un laboratorio di Bangkok

«Le persone che si sono sottoposte alla sperimentazione hanno sviluppato anticorpi in modo del tutto simile ai pazienti di Covid-19 che sono guariti». Sono positivi i primi risultati che arrivano dalla sperimentazione del vaccino negli Stati Uniti. Lo ha annunciato la società statunitense di biotecnologia Moderna. Il potenziale vaccino, inoltre, avrebbe dimostrato di essere «sicuro e ben tollerato». Ora Moderna, che lavora con l’Istituto nazionale delle allergie delle malattie infettive guidato dal virologo Anthony Fauci, avvierà la “Fase 2” della sperimentazione.

Oms

«Veloce e fatale. Si muove come un incendio. Dobbiamo trattarlo con attenzione e rispetto». Con queste parole il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, descrive il Coronavirus durante la 73esima assemblea dell’Oms, la prima virtuale nella storia dell’agenzia. «Un virus microscopico ci ha messo in ginocchio, condizionando tutti gli aspetti delle nostre società», aggiunge il segretario generale dell’Onu Antonio Gutierres. Covid-19 «deve essere una sveglia. Non c’è stata molta unità nella risposta al virus e adesso stiamo pagando un prezzo alto», dice Guterres, sottolineando che «ci vuole uno sforzo unitario per aiutare adesso i Paesi più fragili».

Alcuni Paesi nel mondo «hanno ignorato le indicazioni dell’Oms» sulla pandemia di Coronavirus, affonda anche il segretario generale dell’Onu nel suo intervento. «Abbiamo il dovere collettivo di essere efficaci. E solo se uniamo le forze potremo sconfiggere questa pandemia. Abbiamo bisogno di un Oms forte e l’Oms siamo noi, gli Stati membri», aggiunge il presidente francese Emmanuel Macron nel suo intervento. «Finché il virus sarà una minaccia per qualcuno, resterà una minaccia per tutti», aggiunge ricordando lo sforzo dell’Unione europea per dare «una risposta forte» all’emergenza.

«Nei bambini infiammazione multi-organo»

Parte l’allerta anche da parte dell’Oms sulla «sindrome infiammatoria multisistemica», che può coinvolgere quindi più organi, rivelata in bambini e adolescenti e che sarebbe legata ai contagi di Coronavirus. L’Oms ha fornito la prima definizione preliminare della malattia, dopo le numerose segnalazioni arrivate da Europa e Stati Uniti, dove ci sono stati diversi pazienti ricoverati nei reparti di malattia intensiva per una condizione di «infiammazione sistemica», con caratteristiche simili alla Malattia di Kawasaki.

Cina

ONLY/NO SALES | Il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping

«La Cina ha agito con trasparenza e rapidità, fornendo tutte le informazioni in tempo utile e aiutando con tutti i mezzi i Paesi che ne avevano bisogno». Il presidente cinese Xi Jinping, intervenendo all’assemblea si è smarcato dalle accuse di aver tenuto nascosto, nelle prime fasi, la gravità del virus. Per quanto riguarda la richiesta d’indagine avanzata da 100 Paesi, Xi si è detto disponibile, ma «solo quando l’emergenza sarà sotto controllo». Intanto oltre 100 Paesi hanno appoggiato una bozza di risoluzione proposta dall’Ue per avviare un’inchiesta indipendente sulle origini del Coronavirus. Come riporta la Cnn, tra gli Stati che sostengono la risoluzione ci sono i 27 dell’Unione europea, Russia, India, Giappone, Regno Unito e Canada. La Cina finora si è sempre detta disponibile all’inchiesta, ma solo se condotta dall’Oms e solo quando l’emergenza sanitaria sarà finita. Xi Jinping ha anche annunciato che la Cina donerà 2 miliardi di dollari» all’Oms per combattere il Coronavirus e che se Pechino dovesse trovare un vaccino contro il Covid-19 ne farebbe «un bene pubblico mondiale».

L’avvertimento dell’«eroe della Sars»

EPA/Alex Plavevski | Zhong Nanshan surante una conferenza stampa a Guangzhou, Cina, 18 marzo 2020.

C’è il rischio di una seconda ondata. Anche in Cina. «La maggioranza della popolazione cinese è ancora a rischio di contagio da Covid-19, per mancanza di immunità, non penso che ci troviamo in una posizione migliore rispetto agli altri Paesi del mondo al momento». A dirlo in un’intervista alla Cnn è il pneumologo ed epidemiologo Zhong Nanshan, 84 anni. Colui che è passato alle cronache come «l’eroe della Sars» è stato chiamato a Wuhan il 18 gennaio scorso. Il suo arrivo è il segnale che quella polmonite è un problema assai più grande di quanto si voglia raccontare. «Le autorità di Wuhan non avevano piacere di dire la verità, a quel tempo», racconta oggi il virologo. Sostenevano allora che solo 41 persone avevano sintomi e che il virus non passava tra persone. In tanti hanno cominciato a chiamare il professore, che non credeva a questa versione dei fatti, per avvisarlo che nell’Hubei le cose erano lontane dalla versione ufficiale.

«Quel 18 gennaio chiesi alle autorità locali i veri numeri, ma erano riluttanti», spiega ancora. Sapeva che la situazione non era sotto controllo, che dai primi casi di dicembre si era perso molto tempo e che gente aveva viaggiato da Wuhan al Giappone o alla Thailandia. È lui, Zhong Nanshan, a fare rapporto a Pechino il 20 gennaio e a dire alla Cina e al mondo il disastro che si stava preparando. È su suo consiglio, ricostruisce il Corriere, che Wuhan è stata messa in lockdown per 76 giorni. Assicura che i numeri diffusi da allora dalla Cina sono stati quelli reali (a febbraio i dirigenti del partito di Wuhan sono stati epurati). All’epoca della Sars, 17 anni fa, «furono occultate alcune notizie, per due o tre mesi», spiega alla Cnn. Fu lui a rivelare la gravità della situazione. 

Francia

JOEL SAGET, AFP| Jean-Michel Blanquer

Il ministro dell’Educazione nazionale francese, Jean-Michel Blanquer, ha dato notizia di 70 casi da Coronavirus registrati tra le 40.000 scuole materne e elementari riaperte a seguito della fine del lockdown. Il ministro ha parlato ai microfoni della radio RTL, affermando che il numero è indicativo della severità con cui sono state applicate le regole e che «le conseguenze del non andare a scuola sarebbero state molto più gravi». «Ci sono molti medici che hanno affermato che andare a scuola è meno pericoloso che stare a casa – ha insistito -.I nostri figli non devono essere vittime collaterali di misure sanitarie».

Brasile

EPA/Joédson Alves | Sostenitori del presidente brasiliano Jair Bolsonaro a Brasilia

Peggiora la situazione dei contagi in Brasile dove i casi di Coronavirus sono saliti a 241.080, con 16.118 morti. L’ultimo bollettino del ministero della Salute ha riportato 7.938 nuovi positivi nelle ultime 24 ore e 485 decessi. Sono trascorsi esattamente due mesi dal primo decesso per il virus nel Paese, con due ministri della Salute nel frattempo che hanno lasciato l’incarico in polemica con il presidente Jair Bolsonaro contrario a misure di contenimento troppo restrittive. La pandemia ha registrato nel primo mese 2.141 morti, ma ha rapidamente accelerato tra aprile e maggio, con 13.977.

Sudafrica

EPA/KIM LUDBROOK | Momenti di quotidianità a Johannesburg dopo quasi due mesi di lockdown

Preoccupa l’incremento dei contagi in Sudafrica, dove nell’ultimo giorno sono stati registrati 1.160 nuovi casi, il dato più alto dal primo caso rilevato a marzo. In totale i casi nel Paese, secondo il ministero della Salute, sono ora 15.515, con un’incidenza del 60% nella provincia più turistica del Capo Occidentale. Tre i morti nelle ultime 24 ore, per un totale di 263.

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