Coronavirus, rientro a scuola a settembre. Azzolina e Speranza: «Prossima settimana il protocollo di sicurezza». Ma le piazze si organizzano per manifestare

Azzolina ha parlato delle prospettive scolastiche nel post-emergenza. Intanto, sabato alle 15.30 manifestazioni nelle piazze di 16 città: «la didattica a distanza è la didattica dell’emergenza e non è possibile proporla per il nuovo anno scolastico»

«Il governo accompagnerà il ritorno a scuola in sicurezza considerando le condizioni determinate dall’evoluzione epidemiologica». È l’assicurazione della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in audizione in Commissione Cultura alla Camera, dove oggi, 21 maggio, ha parlato del futuro della scuola nei mesi che seguiranno il picco dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.


La ministra ha spiegato che le riaperture avverranno in maniera graduale, ipotizzando una possibile ripartenza già a settembre «e lavorando a un protocollo per la sicurezza che sarà chiuso a breve. Voglio rassicurare i dirigenti scolastici preoccupati per le responsabilità».


Il protocollo, spiegano in serata in una nota congiunta il ministro della Salute Roberto Speranza e la ministra Azzolina, verrà consegnato al ministero dell’Istruzione la prossima settimana dal Comitato tecnico-scientifico, che «dopo aver definito il documento, presentato la scorsa settimana, relativo agli esami di Stato, è ora concentrato sul protocollo di sicurezza che guarda al nuovo anno scolastico».

In serata a palazzo Chigi una riunione con Azzolina, il premier Giuseppe Conte e i capigruppo della maggioranza ha fatto il punto sul decreto scuola, viste anche le tensioni nella maggioranza sul tema dei concorsi.

I prossimi passi

«La scelta di chiudere le scuole – ribadiscono Speranza e Azzolina – è stata dura ma necessaria. Ha consentito di tutelare la salute di tutti noi. Ora lavoriamo per settembre con indicazioni che saranno improntate alla massima sicurezza, chiarezza e attuabilità. Misure che, dopo il vaglio del Comitato tecnico-scientifico, saranno portate all’attenzione dei sindacati per la preliminare condivisione e poi diffuse alle scuole per la necessaria attività preparatoria dei prossimi mesi».

Azzolina ha aggiunto oggi in audizione che ci saranno regole chiare e flessibili: «Siamo consapevoli dell’importanza della scuola nel contesto sociale: il governo ha messo a punto piano per i centri estivi che sosteniamo in pieno».

Per quanto riguarda il concorso straordinario per le assunzioni, Azzolina ha specificato che l’esecutivo sta lavorando «affinché le procedure si svolgano in condizioni di sicurezza per i partecipanti e il personale». «Stiamo valutando possibili alternative qualora lo scenario epidemiologico dovesse cambiare improvvisamente – ha insistito la ministra -. Il mio obiettivo è assumere i precari, la pandemia ha cambiato la vita di ciascuno di noi la scuola saprà essere comunità».

Le manifestazioni per il rientro

Intanto sabato prossimo, alle ore 15.30, il comitato “Priorità alla scuola” ha organizzato alcune manifestazioni che si svolgeranno nelle piazze di 16 città – da Milano, a Roma, passando per Trapani e Firenze. Lo scopo è quello di chiedere la certezza del rientro a scuola a settembre perché «la didattica a distanza è la didattica dell’emergenza» e «non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico 2020/21».

Gli appuntamenti saranno anche davanti ai luoghi simbolici come l’ufficio scolastico regionale in via Soderini a Milano. L’iniziativa segue la lettera-appello firmata da 85mila persone e inviata, lo scorso 18 aprile, alla ministra Azzolina.

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