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Fase 2, riaprono palestre, piscine e centri sportivi (tranne che in Lombardia): come cambiano le regole

25 Maggio 2020 - 08:10 Redazione
Corsi a prenotazione, distanziamento fisico anche durante le ore di sport, sanificazione degli attrezzi e le immancabili mascherine: così cambia lo sport

In Germania sono aperte dall’11 maggio, in Francia non riapriranno prima di giugno. In Italia invece è arrivato il “D-Day” della Fase 2 anche per palestre, piscine e centri sportivi che potranno riaprire le loro porte. Sono poche le eccezioni, come la Lombardia, dove l’attività sportiva al chiuso riprenderà il 31 maggio o a Bologna dove le piscine comunali resteranno chiuse fino a fine mese o la Basilicata dove gli impianti sportivi torneranno a funzionare a regime il 3 giugno. Ma anche in questo caso si tratta di un passaggio a una nuova “normalità” post-Coronavirus, dove l’attività sportiva dovrà rispettare precise regole in nome dell’igiene e della salute collettiva.

Corsi a prenotazione e distanziamento fisico

A disciplinare la fase 2 delle attività sportive sono le linee guida aggiornate e approvate dalla Conferenza delle Regioni. Per tutti, il mantra diventerà la prenotazione di corsi e lezioni, per evitare il più possibile gli assembramenti. In particolare, le principali novità riguardano le distanze da tenere: almeno 2 metri quando si fanno esercizi in palestra, almeno 7 metri quadrati come superficie di acqua a persona nelle vasche, almeno 1 metro e mezzo per le persone sedute su sdraio e lettini se non sono conviventi.

Scarpe per la palestra, disinfettanti e mascherine: come cambiano le regole d’accesso

A queste si sommano alcune regole pubblicate anche sul sito dell’Ufficio per lo Sport. I gestori degli spazi sportivi dovranno fornire gel igienizzante, pubblicare procedure informative nelle zone di accesso e nei luoghi comuni, creare un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti e sanificare i locali a ogni cambio turno. 

Gli sportivi a loro volta dovranno disinfettare gli attrezzi dopo averli usati (idem per galleggianti, sdraio, lettini in piscina e i propri effetti personali), e usare scarpe ‘dedicate’ per chi va in palestra. La presenza negli spogliatoi dovrà essere ridotta al minimo e chi vuole praticare lo sport dovrà arrivare in palestra già vestito. Inoltre sarà necessario usare buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti e impegnarsi a non condividere borracce, attrezzi e altri effetti personali. Anche nei centri sportivi l’utilizzo delle mascherine sarà obbligatorio.

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